
Il pittore e incisore friulano Delpin espone a Palazzo del Bargello di Gubbio. Sarà inaugurata sabato 10 settembre alle ore 18 presso la Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo del Bargello a Gubbio, la mostra personale diffusa del pittore e incisore friulano, Dario Delpin dal titolo “SIMPICITAS”. La mostra, organizzata e promossa dall’Associazione Culturale La Medusa, che sarà ospitata in due sedi espositive diverse, oltre a Palazzo del Bargello anche il Museo Diocesano-Palazzo dei Canonici, vede un doppio binario di ricognizione sull’operato di Depin, da una parte le incisioni e dell’altra la tecnica mista. Figlio d’arte, il padre pittore ed acquarellista, ha sicuramente indicato una strada di espressività a Dario, che nelle campagne del suo Friuli, trova il primo banco di prova.
Nel cogliere i cambiamenti del giorno e delle stagioni, vive visceralmente l’appartenenza alla sua terra, che poi trasparirà anche nei lavori di maturità. Oltre alla presenza paterna Dario Delpin coglie l’opportunità di vivere altre esperienze di collaborazione quasi da bottega, con altri maestri come Paride Castellan e Pietro Annigoni. Firenze con le sue botteghe orafe, è stata per Delpin fonte di grande ispirazione, specialmente nello spingersi a misurarsi con le tecniche dell’incisione bulinistica, un mezzo questo che permette la riproduzione seriale della stampa calcografica, e che ha nella storia dell’arte esempi di grande eccellenza come le opere incisorie di Albrecht Durer.
Altra grande fonte di ispirazione sarà la produzione di Giovanbattista Piranesi, di cui ne studia la logica lineare, il valore compositivo nella sua celeberrima produzione calcografica. In Delpin non troviamo però il celebre “rovinismo piranesiano”, ma un eccellente ed equilibrato interprete, sia nella pittura che nell’incisione, della natura morta e del paesaggio, che in entrambe i casi spinge a notevoli vertici di impatto poetico. La questione che più propriamente lo avvicina al percorso di Piranesi, credo sia il rapporto con la malinconia, nelle sue opere il tempo e lo spazio si sovrappongono, la profondità delle ambientazioni non si esaurisce in apparenti casuali composizioni.
L’arte incisoria di Delpin si avvicina pacatamente al dato naturalistico, fatto di paesaggi vaporosi, leggere nubi e nebbie che dilatano le campagne. Ma Venezia forse più che Firenze è la chiave di lettura della sua ispirazione che vede nel nome Turner indubbiamente un riferimento, se non direttamente cercato, ma inevitabilmente incontrato sul proprio cammino. La mostra che oltre al patrocino del Comune di Gubbio, ha ottenuto anche il patrocinio dell’Associazione Incisori Contemporanei, sarà aperta al pubblico negli orari di apertura delle sedi museali fino al 30 ottobre 2016. Per informazioni contattare la segreteria organizzativa al numero 0759220904 o scrivere ad info@museogubbio.it Per info segreteria organizzativa ‘La Medusa’ info@museogubbio.it – 0759220904
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