
Sono stati confermati questa mattina in conferenza stampa i 2 milioni e 400 mila euro messi a disposizione per la Chiesa di Santa Croce della Foce e l’area del Torrente Camignano, da parte del Ministero Infrastrutture, utilizzando una voce legata al dissesto idrogeologico e al consolidamento di beni monumentali, interessati da fenomeni di rischio, come la Chiesa, una delle più antiche della città, resa quasi totalmente inagibile dal sisma del 1997. Lo ha confermato Rocco Girlanda ex sottosegretario al Ministero Infrastrutture e Trasporti e attualmente consigliere del Ministro Lupi, che ha ribadito l’impegno personale, spiegando come la somma è considerevole se paragonata al totale nazionale di circa 45 milioni, e dando anche una tempistica confortante. Se tutto filerà liscio, prima dell’estate potrebbe già esserci l’appalto con l’obiettivo di restituire al culto la Chiesa nella Pasqua 2017. E’ una svolta determinante, a conclusione di un lavoro di ‘rete’ partito da lontano, che ha visto impegnati nel tempo istituzioni, soggetti pubblici e privati, con la Confraternita in testa e l’opera solerte ed efficace del presidente don Giuliano Salciarini, il Comune e il Fai con i ‘Luoghi del Cuore’. « E’ davvero una notizia che ci allarga il cuore – ha commentato il sindaco Filippo Mario Stirati – poter fare l’annuncio in prossimità della Pasqua. C’è stata una mobilitazione generale per questo luogo di culto prezioso e caro agli eugubini e a tanti visitatori. E’ un bell’esempio di sinergia ‘trasversale’, una risposta concreta che ci vede tutti uniti, ciascuno per il suo ruolo, nel perseguire il ‘bene comune’ al di là di inutili e dannosi conflitti di posizione. » Il coinvolgimento profondo c’è davvero stato, come ricordato dalla presidente regionale del FAI Nives Tei, affiancata dal rappresentante Fai di Gubbio Claudio Fiorucci, che ha ricordato i 12.000 voti di Santa Croce, nel censimento nazionale, guadagnando il 25 posto della classifica. Anche la Regione Umbria farà la sua parte con un finanziamento sollecitato dall’amministrazione comunale e profonda soddisfazione è stata espressa da tutti i presenti compreso il vescovo Mario Ceccobelli. E’ stato ricordata la necessità di proseguire nell’impegno futuro per completare l’opera di restauro degli interni, che ha già avuto un contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. L’obiettivo, come ha ricordato don Giuliano, è anche quello di rendere fruibile ai visitatori il piano interrato, dove poter esporre gli arredi della liturgia della Processione. Quest’anno la tradizionale Processione del Venerdì Santo subirà una variazione, partendo dalla Chiesa di S. Domenico dove verranno portate le statue del Cristo e della Madonna e dove si terranno tutti i riti della Pasqua.
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