Nocera Longobarda, l’edizione 2022 oltre le migliori aspettative

Già al lavoro per l'edizione 2023, nuovi progetti e nuove sinergie per raggiungere contesti nazionali ed internazionali

Nocera Longobarda, l'edizione 2022 oltre le migliori aspettative

Nocera Longobarda, l’edizione 2022 oltre le migliori aspettative

Già al lavoro per l’edizione 2023, nuovi progetti e nuove sinergie per raggiungere contesti nazionali ed internazionali

Dopo tre giorni densi di appuntamenti, tutti rigorosamente legati alla cultura, agli usi e ai costumi dell’epoca, si è chiuso il sipario su ‘Nocera Longobarda’. È stato un numero ‘zero’ pieno di significati, non solo culturali e didattici, ma anche di avvio per nuovi e rinnovati auspici di collaborazione tra località italiane ed europee legate dall’identità longobarda. E Nocera Umbra, forte delle sue necropoli, tra tutte quella del ‘Portone’, viene annoverata di diritto tra le più importanti aree longobarde nel contesto europeo.


dalla segreteria del Sindaco di Nocera Umbra


Ogni momento, da venerdì 15 a domenica 17 luglio ha rappresentato uno straordinario motivo di approfondimento culturale dove è sempre prevalsa la volontà degli organizzatori, a partire dall’Amministrazione comunale, seguita dal Gruppo archeologico Noukria e dall’Ente Palio dei Quartieri che hanno magistralmente coordinato l’intero evento, di sentirsi parte attiva e centrale in ogni iniziativa futura legata al mondo longobardo, sicuramente a livello regionale, ma anche e soprattutto in contesti più ampi.

Nocera Longobarda è stata anche l’occasione per riaprire al pubblico, seppure non ancora nel pieno delle sue straordinarie potenzialità culturali e didattiche, il Museo Archeologico che, oltre a contenere un’area con ampie testimonianze di epoca romana, ne offre un’altra prettamente longobarda, con preziosi reperti trovati nelle  necropoli nocerine e con la possibilità di viaggiare, attraverso le migliori tecnologie digitali, nella storia e nelle sue espressioni illustrative più belle e complete. Con l’occasione, all’interno del bellissimo ex Palazzo comunale, nel cuore del centro storico, è stata anche allestita la mostra “Il filo della storia: Longobardi”, curata da Maria Mancini e che rimarrà visitabile fino a tutto il mese di agosto.

“Sono stati tre giorni straordinariamente intensi e di grande valore – commenta il sindaco Virginio Caparvi che ringrazia per la presenza nella cerimonia inaugurale, tra gli altri, la presidente della Regione, Donatella Tesei e la senatrice Valeria Alessandrini -. Nocera Longobarda è stata l’edizione zero di un progetto importantissimo per la nostra città, per il nostro territorio, ma anche per la stessa offerta culturale dell’Umbria. Conoscere un territorio, oggi, passa soprattutto per il vissuto di un’esperienza che può essere culinaria, paesaggistica, naturalistica. E tutto questo può essere fatto anche a Nocera, perché abbiamo una lunga ed interessante storia, tra cui spicca proprio quella legata ai Longobardi che hanno scritto pagine che caratterizzano la nostra Città in maniera quasi unica nel Centro Italia”.

Oltre ad un ampio ringraziamento a tutti gli importanti ospiti che hanno animato, sia nella parte culturale, ludica e gastronomica i vari appuntamenti di Nocera Longobarda, il Sindaco tiene a rimarcare lo straordinario ed insostituibile apporto della ‘Fondazione Perugia’, per il sostegno economico, ma anche per una presenza costante di suoi più alti rappresentanti all’interno di ogni iniziativa dei tre giorni dell’evento. Caparvi rivolge la gratitudine dell’Amministrazione comunale al presidente dell’Ente Palio, Vincenzo Pierantoni, ai due Quartieri Borgo San Martino e Porta Santa Croce, al presidente del Gruppo archeologico Noukria, Angelo Brancaleone e a tutti coloro che, in ogni ruolo, hanno preso parte all’organizzazione di Nocera Longobarda.

“L’appuntamento è fissato per il 2023, ma nei mesi che ci separano dalla ‘prima’ vera edizione di Nocera Longobarda – assicura il vice sindaco e assessore alla Cultura, Alberto Scattolini – provvederemo a creare un comitato tecnico scientifico che avrà il compito di progettare e programmare non solo il futuro di questa iniziativa, profondamente identitaria, ma anche di prevedere azioni propedeutiche utili a portare la nostra città all’interno di contesti nazionali ed internazionali dove la civiltà longobarda è già protagonista di eventi ed iniziative di straordinario spessore. Il nostro lavoro sarà anche quello di ampliare sempre più interlocuzioni serie e lungimiranti con i vari musei nazionali che custodiscono i ‘tesori’ trovati nelle nostre necropoli. L’obiettivo che proveremo a raggiungere è di facile comprensione”.

 
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