Smacchi: “la INDESIT rispetti i patti”

Gubbio, convegno Pd sulla “Rigenerazione urbana e sociale” Coordinerà i lavori il consigliere regionale Andrea Smacchi

“Oltre mille esuberi e tre stabilimenti chiusi sono un allarmante segnale”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) commenta il piano industriale presentato dalla Whirpool relativamente all’acquisizione del gruppo Indesit.

Dell’azienda marchigiana verranno chiusi tre stabilimenti, quello di Caserta, quello di None e quello di Albacina, dove lavorano anche duecento persone dell’eugubino. Questo piano industriale non ci piace e non ci convince – spiega Smacchi – il territorio non può permettersi ulteriori sacrifici.

L’azienda ha il dovere poi di rispettare i livelli produttivi e occupazionali del gruppo. Esprimo la massima solidarietà a tutti gli operai che potrebbero risentire di questi tagli e soprattutto a quelli dello stabilimento fabrianese, che ieri hanno occupato la provinciale insieme al sindaco e al vescovo. Il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha già espresso forte preoccupazione relativamente ai livelli occupazioni del piano industriale.

Le istituzioni umbre vigileranno e faranno rispettare gli accordi presi, in cui non si prevedevano tagli per i successivi cinque anni. Guardiamo anche con interesse intanto all’incontro che lunedì 20 vedrà a Roma sindacati e azienda seduti allo stesso tavolo. Per quanto mi riguarda, come fatto in questi cinque anni sarò a fianco dei dipendenti, perché la salvaguardia dei livelli occupazionali è un prerequisito importante per far ripartire il nostro territorio”.

 
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