
SAXA non è ancora chiusa lavoratori e sindacati in allarme
SAXA Tagina – Gli echi dell’industria a Gualdo Tadino sono stati interrotti da un evento inaspettato: la rimozione di una pressa dallo stabilimento ex-Tagina. I segretari generali della Femca Cisl Umbria, Simone Sassone, e della Filctem Cgil di Perugia, Euro Angeli, hanno denunciato l’accaduto, sottolineando la gravità di questa azione.
In un periodo in cui la preoccupazione per la chiusura dello stabilimento è alta, la rimozione della pressa ha suscitato ulteriori timori tra i lavoratori. I sindacati avevano precedentemente indetto uno stato di agitazione per evitare l’uscita di macchinari, ma nonostante ciò, la pressa è stata rimossa senza il consenso della direzione.
I sindacati hanno immediatamente richiesto spiegazioni all’azienda, che ha risposto di aver avviato delle verifiche per capire come sia potuto accadere. In risposta a questo evento, i sindacati chiedono chiarimenti immediati e ufficiali e denunciano la gravità di questa situazione, che si aggiunge a una vertenza che si protrae da anni.
Per evitare che accadano nuovamente fatti simili, i sindacati chiedono a tutti di vigilare attentamente sullo stabilimento e di avvertire immediatamente la RSU e le segreterie sindacali in caso di anomalie. Inoltre, ritengono che la mancanza di un incontro al ministero sia un fatto gravissimo e chiederanno un incontro al Prefetto di Perugia.
La situazione è arrivata al limite della sopportazione e quanto sta succedendo in questo periodo può solo aggravare la situazione. Le risposte da parte dei soggetti interessati devono arrivare al più presto, perché più passa il tempo e più sarà difficile la sperata ripresa.
Le lavoratrici e i lavoratori, così come la città di Gualdo Tadino, non meritano questa situazione. È fondamentale che venga fatta chiarezza e che si lavori per garantire un futuro all’azienda e ai suoi dipendenti.
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