
PERUGIA – Tre giorni davvero intensi per rivivere la storia dell’automobile attraverso una rievocazione storica tra le più suggestive per ricordare la grande gara inventata da Giovanni Buitoni nel 1924 e che grazie al Camep (Club Auto e Moto d’epoca Perugino) rivive da ben 27 anni. La Coppa della Perugina ha saputo interessare ed entusiasmare proponendo un parco auto di grande interesse e rarità con oltre 120 equipaggi, la maggior parte dei quali provenienti da tutte le parti d’Italia e molte dall’estero.
Da venerdì 8 a domenica 10 non è stata però solo una bella sfilata di belle auto d’epoca, ma anche una scoperta del territorio, delle sue bellezze e rarità artistiche come la visita alla tenuta Castelbuono di Bevagna con la visita all’originalissimo carapace di Arnaldo Pomodoro, un’immensa scultura del famoso artista italiano al cui interno è racchiusa una cantina vinicola. La giornata di sabato 9 maggio è stata quella più intensa con l’arrivo e la sosta a Gubbio sulla centralissima ed esclusiva Piazza Grande e tutte le vetture schierate ai piedi del Palazzo dei Consoli; un’opportunità unica, resa possibile solo dalla disponibilità dell’amministrazione comunale della Citta dei Ceri che peraltro ha messo anche a disposizione la sala consiliare per un applauditissimo concerto delle musiciste eugubine Katia Ghigi al violino e Francesca Ferranti al clavicembalo. Centro storico eugubino affollato anche per la prova speciale di precisione organizzata sul corso e poi tutti su, verso la Madonna della Cima, per vivere l’emozione del tracciato di gara del trofeo Fagioli lungo i 4 Km della statale del Bottaccione. Altri momenti di grande suggestione sono stati vissuti nel pomeriggio prima e nella serata poi al castello di Solfagnano, una residenza d’epoca nella quale tutti i partecipanti alla manifestazione sono stati accolti da un’esibizione di sbandieratori in costume d’epoca.
All’interno della serata di gala si è svolta una lotteria di beneficienza a favore del comitato Nicola Bagnetti, nella quale sono state messe in palio diciotto opere pittoriche sul tema dell’evento realizzate degli allievi della sezione pittura e scultura del Liceo artistico Bernardino Di Betto. Ma il momento più emozionante di questa tre giorni si è vissuto ancora una volta nel centro storico di Perugia con la sfilata di tutti gli equipaggi sul centralissimo Corso Vannucci, un evento entrato ormai nella tradizione di questa rievocazione, che ha visto due ali di folla applaudire a lungo tutti gli equipaggi ma anche gli studenti della sezione moda del liceo artistico Bernardino di Betto che per l’occasione hanno realizzato ed indossato abiti d’epoca stile anni 50 per dare un ulteriore tocco retrò a questo grande ed originale spettacolo.
Domenica infine l’immancabile appuntamento allo stabilimento Perugina di San Sisto per rendere omaggio al marchio che negli anni ruggenti dell’automobilismo diede il nome alla gara, ma anche per visitare lo splendido museo storico e ammirare all’opera i maestri cioccolatieri. E poi la classica rievocazione della Coppa anni 20 con le auto più antiche che hanno percorso una parte dell’antico tracciato per raggiungere poi il complesso monumentale di San Pietro per la fase finale dell’evento.
Ad accogliere ed ospitare i partecipanti all’edizione 2015 della Coppa è stata la fondazione per l’istruzione agraria che ha aperto alla visita i preziosi orti medievali e la Galleria museale per poi riunire tutti i partecipanti nell’aula magna della facoltà di agraria dove non sono mancati i ringraziamenti agli sponsor e ai sostenitori della manifestazione e dove si sono svolte le premiazioni finali. Per la cronaca ad aggiudicarsi la ventisettesima rievocazione della gara di regolarità è stato l’equipaggio cremonese formato da Milanesi Antonio e Orioli Alberto su Alfa Romeo 6C 1750 SSC del 1929 mentre la classifica delle auto post 30 è andata alla coppia di Voghera Torti Piero – Cappellini Antonio su Singer 9 HP del 1934. Fra le auto più anziane che hanno preso parte all’evento ben 6 affascinanti Lancia Lambda, quattro preziose Alfa Romeo 1750 e una rarissima e splendida Fiat 525 SS.
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