
Gualdo Tadino dichiara guerra alla processionaria
Gualdo Tadino – Il Comune di Gualdo Tadino ha emanato un’ordinanza per contrastare la diffusione della processionaria del pino, un insetto che rappresenta una minaccia per la salute degli alberi e delle persone. L’ordinanza, la numero 11 del 4 febbraio 2025, prevede una serie di misure che i cittadini devono adottare per prevenire e combattere la presenza di questo parassita.
La processionaria del pino è un lepidottero le cui larve, comunemente chiamate bruchi, sono facilmente riconoscibili per la loro caratteristica “processione” in fila indiana. Questi insetti sono particolarmente pericolosi perché i loro peli urticanti possono provocare reazioni allergiche, irritazioni cutanee, oculari e respiratorie, sia negli esseri umani che negli animali domestici.
L’ordinanza del Comune di Gualdo Tadino sottolinea l’obbligo per i proprietari di aree verdi e gli amministratori di condominio di monitorare regolarmente i propri alberi, in particolare pini e querce, per individuare la presenza di nidi di processionaria. Nel caso in cui vengano individuati, è necessario provvedere alla loro rimozione immediata, avvalendosi di ditte specializzate e seguendo precise misure di sicurezza.
È fondamentale ricordare che i nidi rimossi non devono essere abbandonati sul suolo pubblico né gettati nei normali rifiuti urbani, ma devono essere smaltiti attraverso procedure specifiche. Il mancato rispetto di queste disposizioni prevede sanzioni amministrative che possono variare da 25 a 500 euro.
Il Comune di Gualdo Tadino ha preso questa iniziativa per tutelare sia l’ambiente che la salute pubblica. La lotta alla processionaria del pino è un impegno che richiede la collaborazione di tutti i cittadini, e l’amministrazione comunale confida nella responsabilità di ciascuno per contribuire a preservare il patrimonio naturale e la sicurezza della comunità.
Per ulteriori informazioni e per consultare il testo completo dell’ordinanza, è possibile visitare il sito web del Comune di Gualdo Tadino o contattare gli uffici competenti.
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