Sigillo, memoria e cultura tra le generazioni unite

Sigillo, memoria e cultura tra le generazioni unite

Unitre e IC Sigillo raccontano storie e personaggi locali

L’Università delle Tre Età Parco del Monte Cucco, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Sigillo, ha avviato una serie di incontri culturali dedicati alla riscoperta delle radici storiche e identitarie della fascia appenninica umbra. Il progetto, parte integrante della “Comunità Educante”, coinvolge le amministrazioni comunali di Scheggia e Pascelupo, Costacciaro, Sigillo e Fossato di Vico. L’iniziativa mira a rafforzare il dialogo tra istituzioni scolastiche, enti locali e cittadinanza, promuovendo una riflessione condivisa su personaggi, eventi e testimonianze che hanno contribuito a definire la storia locale.

Tema centrale di questo percorso culturale è stato lo studio dei personaggi a cui sono intitolati gli istituti scolastici del territorio, offrendo agli studenti l’opportunità di esplorare vite esemplari strettamente connesse alla propria realtà.

Il primo evento ha avuto come protagonista Efrem Bartoletti, cui è intitolata la Scuola Secondaria di primo grado di Costacciaro. Il professor Euro Puletti ha illustrato la figura di Bartoletti, nato nel 1889 proprio a Costacciaro. Minatore di professione, fu anche attivista politico, fervente sostenitore dei diritti dei lavoratori, sindaco, poeta e appassionato esploratore. La sua intensa attività sindacale e culturale si espresse attraverso articoli e poesie pubblicati su riviste di orientamento radicale. Il suo impegno civile, radicato nel territorio e rivolto al miglioramento delle condizioni sociali, ha lasciato un segno duraturo nella memoria collettiva.

A seguire, il 29 aprile 2025, la Scuola Secondaria di primo grado di Scheggia ha ospitato un incontro dedicato a Davide Cenci. La lezione, tenuta dalla professoressa Miriam Brugnoni, ha ripercorso la storia di questo imprenditore originario di Scheggia che fondò nel 1926 a Roma l’omonima camiceria, ancora oggi operativa nella storica sede di Via Campo Marzio. L’attività commerciale, nel tempo, si è trasformata in un marchio riconosciuto, frequentato da personalità del mondo politico, culturale e dello spettacolo. Tra i clienti più noti si annoverano figure come Benedetto Croce, Sandro Pertini, Enrico Berlinguer e Harrison Ford. La vicenda di Cenci testimonia come la laboriosità e l’ingegno locale possano trovare risonanza ben oltre i confini regionali.

Il percorso è proseguito a Sigillo, dove la scuola secondaria ha dedicato il proprio evento a Ippolito Borghese, pittore seicentesco nato nel borgo nel 1568. Sotto la guida dei docenti Cinzia Maranzana e Giacomo Cassetta, gli studenti hanno approfondito la vita e l’opera di un artista attivo prevalentemente nel Regno di Napoli. In Umbria, Borghese è ricordato per l’“Annunciazione” del 1617 nella chiesa di Sant’Agostino e per l’“Assunzione” realizzata per la cattedrale di San Lorenzo a Perugia nel 1620. Il suo stile, marcatamente personale e riconoscibile, lo inserisce a pieno titolo tra i principali esponenti dell’arte sacra del primo Seicento.

L’ultimo appuntamento ha visto protagonista Pietro Vannucci, detto Il Perugino, celebrato dalla scuola di Fossato di Vico. Nato intorno al 1448 a Città della Pieve, il pittore è considerato una figura centrale del Rinascimento italiano. A presentare il suo profilo è stato il docente Sandro Giacchetti, che ha illustrato il ruolo svolto dal Perugino nelle principali città umbre e toscane. L’artista fu noto per la direzione di due botteghe, a Perugia e a Firenze, e per il suo stile equilibrato e sereno, che influenzò anche Raffaello Sanzio, suo celebre allievo. Nonostante il graduale declino della sua fortuna critica dopo il 1508, il Perugino continuò a lavorare fino alla morte, avvenuta nel 1523 a causa della peste.

Il ciclo di incontri si inserisce in una progettualità più ampia che intende valorizzare la memoria del territorio e i suoi protagonisti, favorendo la coesione intergenerazionale e l’approfondimento culturale. La collaborazione tra l’Unitre, l’Istituto Comprensivo di Sigillo e i Comuni dell’area rappresenta un esempio concreto di alleanza educativa e impegno civico. L’approccio adottato ha consentito di trasformare la scuola in un laboratorio permanente di conoscenza e condivisione, capace di coinvolgere attivamente anche la cittadinanza adulta.

Questa sinergia tra scuola e territorio contribuisce alla costruzione di una consapevolezza collettiva sulle radici culturali locali. La valorizzazione di figure storiche come Bartoletti, Cenci, Borghese e il Perugino non solo arricchisce il bagaglio di conoscenze degli studenti, ma rafforza il senso di appartenenza alla comunità. In questo contesto, la cultura si conferma uno strumento privilegiato di coesione e partecipazione, capace di superare le barriere generazionali e geografiche, rilanciando il patrimonio locale come risorsa educativa e identitaria.

 
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