
Progetto “Heracles” Gubbio 500 mila euro a Gubbio
Grande soddisfazione del sindaco Filippo Mario Stirati
Il sindaco Filippo Mario Stirati ha annunciato ieri al Consiglio Comunale, tra le comunicazioni, una rilevante novità in termini progettuali, con la quale la città di Gubbio si è aggiudicata il primo posto per il progetto internazionale ‘Heracles’. « Ho subito voluto partecipare all’assemblea cittadina questo eccezionale risultato – commenta Stirati – anche se mi riservo di concordare con i partner, in primis CNR rappresentato dalla dottoressa Giuseppina Padeletti, che ringrazio sentitamente, nonché l’Università di Perugia, ogni forma condivisa di adeguate promozione e conoscenza. Mi sembra che però vada sottolineato come questo obiettivo centrato sia anche un riconoscimento prestigioso per il lavoro svolto dall’Ufficio preposto ai Finanziamenti europei e fundraising e, in particolare, dall’ingegner Francesco Tosti.
Rivendico pertanto alla cabina di regia del sottoscritto il merito di aver voluto e seguito questa operazione, alla quale abbiamo scelto di partecipare attraverso un bando e una selezione meritocratica.
Tutto questo, nonostante le storture e le strumentali esternazioni di alcuni, senza cognizione di causa su questo argomento. E’ stata una battaglia con molti concorrenti e un notevole budget, poiché parliamo di un intervento di 6 milioni di euro, tra cui oltre 500.000 sono assegnati a Gubbio. La valenza è notevole, poiché si tratta di un progetto che propone soluzioni eco-innovative contro gli effetti del cambiamento climatico, limitando i danni e migliorando la condizione generale, monitorando realtà che ospitano la maggior parte del patrimonio culturale. Gli obietti principali sono mitigare gli effetti del cambiamento climatico e i conseguenti rischi naturali connessi, riducendo i danni e aiutando a migliorarne la gestione, che affliggono i siti e le strutture facenti parte del patrimonio storico e culturale. »
Oltre Gubbio, dove verranno monitorati i rischi di dissesto idrogeologico che minacciano gli edifici e le antiche mura urbiche, a causa degli effetti del cambiamento climatico, è coinvolta la Grecia con Creta e il Palazzo di Cnosso, nonché i monumenti con architettura veneziana della costa e il porto di Heraklion, sito dell’UNESCO, che presenta materiali, fragili e solubili e numerosi affreschi esposti ad agenti atmosferici e inquinanti che ne rendono impellente il restauro, anche per l’innalzamento del livello del mare e l’aumento dell’intensità delle precipitazioni. Andranno perciò realizzati studi relativi alle pressioni ambientali sui manufatti, con il monitoraggio di aree e strutture con sistemi e tecnologie integrate anche di rilevamento satellitare, realizzando una piattaforma integrata per i dati disponibili. La finalità è quella di proporre e sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili per la conservazione e il restauro, anche con l’utilizzo di materiali eco-sostenibili e nano-tecnologie e sensibilizzando enti governativi e privati alle problematiche conservative, anche dopo la conclusione del progetto sulla tutela del patrimonio culturale.
Progetto “Heracles”
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