
Marchi, Francioni e Martini stendono il Lama: la capolista allunga nuovamente
Il Fontanelle Branca ha voluto scrivere un’altra pagina da sogno in un’annata che somiglia sempre più ad un meraviglioso sonno
BRANCA DI GUBBIO – Una giornata campale. Forse decisiva, forse ancora no perché con 7 gare da disputare il tempo per dilapidare l’ingente dote non è poi così poco. Ma il Fontanelle Branca ha voluto scrivere un’altra pagina da sogno in un’annata che somiglia sempre più ad un meraviglioso sonno. Una favola o qualcosa di simile, che si arricchisce di un’autentica perla, esemplificata dal 3-1 su un Lama mai domo, dotato di mezzi e uomini in abbondanza per dire la sua contro qualunque avversario. Alla fine forse il 3-1 somiglia a una punizione eccessiva per i bianconeri, ma nulla toglie al valore e alla capacità di far fronte a qualsiasi situazione di una squadra, quella di Lisarelli, che sta veramente andando oltre le proprie possibilità.
LA FORZA NEL GRUPPO È un successo che vale triplo, anche perché agguantato nel finale di partita dopo che il Lama era riuscito a rimettere le cose a posto in avvio di ripresa. Le tante assenze con le quali il tecnico brancaiolo ha dovuto fare i conti (Ghirelli, Cacciamani e soprattutto Carubini, bloccato all’ultimo momento dall’influenza) e la conseguente rivoluzione nell’undici di partenza (dentro Tasso e Pierotti, fuori capitan Passeri) non hanno inficiato certezze acquisite nel tempo. Il rientro di Martini ha fatto il resto: devastante come non mai, capace di fornire un apporto ben superiore alle aspettative, considerando le tre settimane di stop forzato. Un piccolo capolavoro che acquista ancor più valore considerando la grande prova offerta dal Lama di Del Bene, che ha pagato caro lo sforzo profuso nei primi 20’, nei quali ha tambureggiato costantemente alla ricerca del vantaggio. Non che i bianconeri avessero creato chissà quanti grattacapi: il binario di sinistra con Volpi e Stefano Bartolini ha funzionato a dovere, ma Tasso s’è dimostrato sempre attento sulle conclusioni dell’esterno lamarino, mentre quando Mambrini è arrivato a concludere al limite, servito da Bartolucci, la palla non ha inquadrato lo specchio. Meglio il Lama in avvio, con i biancoblù forse un po’ troppo contratti e quasi timorosi. La scelta di mantenere inalterato il 4-2-3-1, con Pierotti a fungere da primo appoggio a Martini, ha cominciato a dare i suoi frutti a metà frazione, quando proprio Pierotti (imbeccato da Marchi) ha messo paura a Mancini, costretto ad uscire alla disperata.
MARCHI, CHE PERLA! I ritmi altissimi della prima frazione hanno entusiasmato il pubblico del “Santa Barbara”m che è letteralmente esploso alla mezzora quando Marchi ha lasciato partire un bolide da 30 metri imprimendo alla sfera una traiettoria decisamente malandrina: Mancini s’è fatto sorprendere, ma il gol dell’esterno eugubini è di quelli che vanno dritti nella bacheca dei ricordi più preziosi. Il vantaggio consente al Fontanelle Branca di gestire le operazioni, con il Lama che tenta di riportarsi avanti ma senza il necessario mordente. A Lisarelli va bene così, meno però quando Montanari appoggia male la caviglia e si vede costretto a chiedere il cambio, allungando l’elenco degli ospiti dell’infermeria. Entra Gambini, si passa al 4-3-1-2, ma chi pensa che la capolista debba solo accontentarsi si deve ricredere. Perché in avvio di ripresa Martini ha due palloni per uccidere (o quasi) l’incontro: il primo gliel’offre Marchi, che lo lancia sul fronte sinistro con l’attaccante che cerca la conclusione mancina ma non trova la porta. Il secondo è un pezzo di bravura che esalta i riflessi di Mancini, tempestivo nella risposta. Meglio i brancaioli, ma come accaduto nel primo tempo a far festa sono gli avversari. Tanto che all’11’ Ceppodomo vince un rimpallo con Gaggiotti e scodella un pallone che scende preciso sulla testa di Bartolucci, bravo a superare Tasso con una morbida palombella.
RITMI ALTISSIMI Il “Santa Barbara” per qualche istante prende paura. Volpi avrebbe subito una punizione per mettere la freccia, ma la mira è decisamente alta. Così il Fontanelle Branca, quasi come se niente fosse, ricomincia a giocare senza risparmio di energie. E Martini al 20’ crea dal nulla l’occasione più clamorosa della gara andando a pressare l’ultimo difensore ospite: un rimbalzo sfavorevole obbliga l’attaccante alla sterzata, con annesso assist per Pierotti che arriva a rimorchio. Ma sul mancino del giovane fuoriquota biancoblù è prodigioso l’intervento di Mancini che salva alla disperata. Lisarelli non crede ai suoi occhi, il Lama suda freddo ma tiene botta e al 29’ recrimina quando Stefano Bartolini, lanciato a rete su una veloce ripartenza, viene contrastato da Gaggiotti e perde l’attimo buono per concludere. La panchina ospite protesta chiedendo il fallo e l’eventuale rosso diretto per il terzino brancaiolo, Ferranti dice che si può proseguire. Il suo arbitraggio all’inglese è un marchio di fabbrica impresso su tutta la gara (anche i padroni di casa protestano per un contatto in area tra Michele Bartolini e Martini), anche se nel finale gli animi non mancheranno di scaldarsi.
LO SPRINT DECISIVO Il piede caldo ce l’ha sicuramente Schiattelli, che al 35’ salva alla disperata su Martini, deviando la conclusione in corner. Ma il piede caldo ce l’ha anche e soprattutto Ale Gaggiotti. Che al 41’ scodella per la testa di Francioni un pallone al bacio che il gigante della difesa gira prontamente in rete, con la palla che s’infila lentamente alla sinistra di Mancini. La Mex esplode di gioia, il Lama accusa il colpo e non riesce a reagire, facendosi anzi tradire da un pizzico di nervosismo. Quello che quasi costa il secondo giallo a Rampacci (brutto fallo su Gnagni non sanzionato), quello che costa il rosso diretto a Volpi, che colpisce sul petto Pierotti e va anzitempo sotto la doccia. Il finale è spezzettato, con continue interruzioni e tanti episodi sopra le righe. Non manca qualche colpo “proibito”, ma agli archivi resta solo la perla di Martini che al 7’ di recupero addomestica la sfera al limite e la spedisce all’incrocio, firmando la rete che chiude i conti. La corsa sotto la Mex è dolce come non mai, così come la foto sotto ai tifosi impazziti di gioia. Una favola non è una favola se non c’è il lieto fine. A Branca adesso ci credono davvero tutti.
COMMENTI Giacomo Del Bene è deluso e rammaricato per l’esito della gara. “Credo che sia stata una bella partita, sicuramente da categoria superiore per il contesto e per come è stata interpretata dalle due squadre. Abbiamo fatto benissimo nei primi 20’ e avremmo dovuto concretizzare quell’ottimo avvio. Poi dopo il gol di Marchi non ci siamo disuniti, anche se loro si sono sciolti ed hanno cominciato a giocare in velocità. Siamo stati bravi a riprendere la gara con Bartolucci e credo che avremmo meritato anche qualcosa di più, poi nel finale loro hanno trovato quel gol in mischia e hanno preso il largo. È un peccato perché non meritavamo di perdere, tantomeno in questo modo. Il distacco in classifica è importante, ma la stagione è ancora lunga e l’importante è festeggiare il 24 aprile. Dell’arbitro non parlo, ognuno può commentare ciò che ha visto”. Andrea Lisarelli è visibilmente “stanco” mentre prova a scaricare un po’ di tensione: “Complimenti sinceri al Lama, ma complimenti sinceri anche ai miei ragazzi che hanno fatto ancora una volta qualcosa di incredibile. Non era facile vincere questa gara: ci siamo riusciti con grinta, determinazione e una voglia incredibili. Dopo l’1-1 potevamo sbandare, e invece ci siamo organizzati nuovamente riuscendo a cogliere un successo che credo sia meritato, considerando anche le tante occasioni da gol che abbiamo avuto a disposizione. È una gioia immensa ed è bello sapere che adesso arriva la sosta, che ci consentirà di recuperare forze ed energie. Stiamo vivendo un sogno, ma ce lo stiamo meritando. Poi vedere tutta questa gente al campo è una sensazione bellissima: questa era una cornice da categoria superiore, ma anche la gara lo è stata. Ora godiamoci questo successo, consapevoli di essere sempre più padroni del nostro destino”. Negli spogliatoi il tecnico “arringa” la squadra chiedendo a tutti i suoi giocatori di riportarlo in Eccellenza. “Beh, anche a me non dispiacerebbe”, confessa Giordano Gnagni, solita muraglia nel cuore della mediana biancoblù. “È una vittoria bellissima, soprattutto è una giornata indimenticabile. Il Lama s’è dimostrato essere avversario fortissimo, ma se vinci gare come queste significa che meriti di stare lassù. C’abbiamo creduto e il risultato c’ha premiato. Ora abbiamo la sosta per rifiatare prima di prepararci a un rush finale davvero infuocato. Ma è bello vincere per questa gente e questo pubblico: sto vivendo una seconda giovinezza, e devo tutto a questa società e ad Andrea che mi ha voluto con sé”.
FONTANELLE BRANCA – LAMA 3-1
FONTANELLE BRANCA: Tasso, Baldinelli, Gaggiotti A., Gnagni, Paradisi, Francioni, Pierotti, Panetta, Martini, Montanari (45’ pt Gambini), Marchi S. A disp.: Lapazio, Pappafava, Vagnarelli, Benedetti, Passeri, Gaggiotti M. All.: Lisarelli.
LAMA: Mancini, Simoni, Schiattelli, Rampacci (48’ st Cappellacci), Nesci, Bartolini M., Ceppodomo (30’ st Podrini), Mambrini (23’ st Capacci), Bartolucci, Bartolini S., Volpi. A disp.: Becci, Benni, Martinelli, Cantamessa. All.: Del Bene.
ARBITRO: Ferranti di Perugia
Guardalinee: D’Angelo e Abaterusso.
MARCATORI: 30’ pt Marchi S. (FB), 11’ st Bartolucci (L), 41’ st Francioni (FB), 52’ st Martini (FB).
NOTE: Spettatori 500 circa (paganti 360, omaggi e accrediti 140 circa). Espulso: 50’ st Volpi (L) per gioco scorretto. Ammoniti: Rampacci (L), Francioni (FB), Schiattelli (L). Angoli: 5-4 per il Fontanelle Branca. Recupero: pt 3’, st 7’.
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