
Lavorava come badante in una famiglia di Gualdo Tadino e aveva 28 anni. Ofelia Bontoiu è stata ammazzata il giorno della festa delle donne dall’uomo che diceva di amarla. L’assassino chiede adesso l’incapacità mentale.
Si torna in aula per decidere se l’uomo abbia agito in uno stato di parziale incapacità di intendere e di volere. L’omicida attualmente è sottoposto a cure psichiatriche e all’uomo – secondo la perizia medica effettuata dalla difesa – ci sarebbero tutti i presupposti perché possa essere riconosciuto un vizio parziale di mente.
L’accusa invece, sostiene che l’assassino avrebbe agito, quel maledetto 8 marzo del 2013, in maniera del tutto lucida.
Commenta per primo