Gubbio celebra le Tavole Eugubine con incontri e visite

Gubbio celebra le Tavole Eugubine con incontri e visite

Due giorni di convegni, studi e accesso gratuito al museo

L’11 e 12 luglio Gubbio accoglie la dodicesima edizione della Festa delle Tavole, evento dedicato alla valorizzazione delle celebri Tavole Eugubine. L’iniziativa prevede un convegno tematico e visite guidate gratuite al Museo Civico di Palazzo dei Consoli, dove è conservato uno dei più rilevanti reperti epigrafici dell’antichità.

Il programma prende il via venerdì 11 luglio alle ore 18 con un incontro pubblico presso la Biblioteca Comunale Sperelliana, intitolato “Popoli italici tra Grecia e Roma. Ricerca, scoperte e valorizzazione”. Al centro del dibattito il confronto tra civiltà antiche e i processi di trasformazione culturale generati dal loro contatto. L’incontro sarà introdotto dal direttore del Museo Civico Roberto Borsellini, dopo i saluti istituzionali del sindaco Vittorio Fiorucci, della soprintendente Francesca Valentini e dell’assessore alla cultura Paola Salciarini.

Parteciperanno come relatori Tiziana D’Angelo, direttrice del Parco archeologico di Paestum e Velia; Augusto Ancillotti dell’Istituto di Ricerca sugli Antichi Umbri; Alberto Calderini dell’Università di Perugia; Ilaria Venanzoni della Direzione Regionale Musei Umbria e Laura Cerri, archeologa. La serata si concluderà con una degustazione ispirata agli alimenti citati nel testo delle Tavole.

Sabato 12 luglio, invece, il Museo Civico Palazzo dei Consoli offrirà visite guidate gratuite alle ore 11 e alle ore 16. Gli abitanti di Gubbio potranno accedere al museo senza alcun costo.

La Festa delle Tavole è nata nel 2013 per iniziativa del Comune di Gubbio e dell’IRDAU, con la proposta di Augusto Ancillotti, glottologo ed esperto di linguistica indoeuropea. L’obiettivo è mantenere viva la memoria e il significato delle Tavole Eugubine, custodite a Gubbio sin dal 1456, anno in cui furono acquistate dai magistrati della città per garantirne la salvaguardia.

Nel corso degli anni l’evento ha incluso seminari, rappresentazioni, letture pubbliche e conferenze, con l’intento di rafforzare l’identità culturale locale e diffondere la conoscenza di un patrimonio unico. Anche l’edizione 2025 si inserisce in questo solco, unendo rigore scientifico e partecipazione pubblica nel segno della storia condivisa.

 
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