
Cerimonia con Tajani al mausoleo dell’eccidio del 1944
Si è svolta a Gubbio, a 81 anni dall’eccidio del 22 giugno 1944, la cerimonia in memoria dei Quaranta Martiri, uccisi per rappresaglia dalle truppe nazifasciste. La commemorazione ha visto la partecipazione delle autorità locali e delle istituzioni nazionali, tra cui il ministro degli Esteri Antonio Tajani, giunto in città dopo aver seguito fino a tarda mattinata le evoluzioni dello scenario di crisi in Iran.
Il corteo ha preso il via dalla piazza dedicata ai martiri eugubini, per poi dirigersi verso il mausoleo eretto nel luogo della fucilazione. Lungo il percorso, un momento di raccoglimento è stato osservato presso l’edificio scolastico dove, la notte precedente all’eccidio, furono detenuti 120 cittadini. Solo 80 di loro si salvarono; gli altri vennero giustiziati come rappresaglia per un attentato partigiano.
Alla cerimonia hanno preso parte cittadini di ogni età. I più giovani hanno portato uno striscione con un messaggio di pace, mentre tra i presenti più anziani era vivo il ricordo diretto della strage. Le autorità hanno reso omaggio con la deposizione di fiori sulle tombe dei caduti. Tajani ha lasciato una rosa per ciascun martire, prima di osservare un momento di silenzio al termine del corteo.
Il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, ha partecipato alla commemorazione accanto ai rappresentanti istituzionali regionali. Nel corso della giornata si è ribadita l’importanza del ricordo, in un momento storico segnato da nuovi conflitti e tensioni internazionali. La memoria della strage, ancora viva nella comunità, è stata rievocata come monito contro ogni forma di violenza e per la costruzione di un futuro fondato sul dialogo.
L’omaggio ai Quaranta Martiri si è concluso con un minuto di raccoglimento. Le iniziative previste nel corso della giornata hanno incluso attività scolastiche e momenti di riflessione civile, volti a coinvolgere anche le nuove generazioni nel tramandare i valori della memoria e della pace.
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