Gualdo Tadino, il Governo ha incontrato il distretto umbro-marchigiano

GUADO TADINO – Dopo il rinvio del 27 febbraio scorso, si è svolto nella giornata di venerdì 20 marzo nella Sala Trecentesca di Palazzo Pretorio, in piazza Grande a Gubbio l’incontro organizzato dal Distretto dell’Appennino umbro-marchigiano, alla quale ha partecipato il sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Francesca Barracciu, per un seminario sul tema “La strategia nazionale di sviluppo turistico per i distretti interregionali”.

All’appuntamento eugubino presente anche una delegazione del Comune di Gualdo Tadino, che fa parte del distretto umbro marchigiano insieme ad una trentina di comuni, formata dall’Assessore allo Sviluppo Economico Giorgio Locchi e dal Prof. Antonio Pieretti, che ha seguito con interesse e partecipazione gli interventi delle varie personalità intervenute all’incontro.

L’onorevole Barracciu ha mostrato curiosità e disponibilità ad approfondire il percorso che stanno facendo i territori dell’Appennino con l’aggregazione del Distretto culturale.

Intanto, perché mette insieme due regioni diverse, Umbria e Marche, con quasi una trentina di Comuni delle province di Perugia, Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino. Potrebbe sembrare una debolezza, ma invece risulta un importante punto di forza: la cooperazione territoriale è uno dei criteri costitutivi della programmazione europea, che produce interventi economici ritagliati su misura per l’area vasta più che calcolati solo sulla base di confini amministrativi.

I patrimoni artistico, architettonico, naturalistico e – più in generale – storico e culturale non sono delocalizzabili e non lo saranno mai. Quindi se queste “ricchezze” del territorio vengono custodite, valorizzate e promosse nel migliore dei modi, il turismo diventa un decisivo volano di sviluppo economico.

Infine, l’importanza di far crescere la cultura dell’accoglienza, perché il turista e il visitatore di un borgo o di una città non entrano in contatto solo con gli operatore turistici, ma con tutta la popolazione: vigili urbani, negozianti, fino ai semplici cittadini. Ecco perché l’accoglienza è innanzitutto una sfida culturale che l’Appennino umbro-marchigiano non può sottovalutare se intende considerare il turista non come un intruso di passaggio, ma come una “risorsa umana” a cui far vivere un’esperienza all’altezza delle sue aspettative.

L’incontro di Gubbio è entrato nel vivo, diventando operativo quando il sottosegretario ha illustrato i contenuti del decreto di fine gennaio scorso – chiamato “Destinazione Italia” – che invita i Comuni o le unioni di Comuni tra cinquemila e 150 mila abitanti a presentare progetti per la valorizzazione di beni culturali e ambientali, il miglioramento dei servizi per l’informazione e l’accoglienza di turisti.

La Barracciu ha spiegato agli amministratori arrivati a Gubbio che i progetti potranno avere una dotazione finanziaria di risorse ministeriali tra uno e cinque milioni di euro, per finanziare sia interventi infrastrutturali (su edifici, immobili, spazi o infrastrutture di proprietà pubblica), sia interventi immateriali

(per ampliare e migliorare l’offerta turistica, stipulare accordi e convenzioni, interventi di promozione e marketing, ecc.). «Questo nuovo bando – ha commentato l’onorevole Barracciu – potrà misurare la vostra progettualità e la vostra voglia di fare rete e stare insieme. Vogliamo che il turismo possa diventare una vera e propria industria, complessa e delicata, ma di sicuro non delocalizzabile all’estero. Il ministero sta facendo la sua parte, ora tocca a voi!».

Gli amministratori dei Comuni del Distretto umbro-marchigiano, tra cui Gualdo Tadino, subito dopo l’incontro con il sottosegretario Barracciu, si sono riuniti intorno a un tavolo, per rendere operative fin dai prossimi giorni le indicazioni ricevute e mettere in “cantiere” – in forma aggregata – progetti di sviluppo del territorio che spesso, per mancanza di risorse, sono chiusi da anni dentro a un cassetto.

 
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