ASSESSORE ALESSIA TASSO HA GUIDATO LA DELEGAZIONE DEL COMUNE ALLA ‘FESTA DEI GIGLI’ A NOLA

alessia tasso

Una delegazione del Comune, composta dall’assessore Alessia Tasso, dai  consiglieri Annabella Cambiotti e Francesco Gagliardi, si è recata a Nola domenica 28  giugno,  per partecipare alla tradizionale ‘Festa dei Gigli’, che si tiene ogni anno in occasione della ricorrenza patronale dedicata a San Paolino. La Festa rientra nella Rete delle grandi macchine a spalla italiane,  e  dal dicembre del 2013 è  inserita nel Patrimonio immateriale  dell’UNESCO. La presenza di Gubbio, insieme alle delegazioni delle altre macchine a spalla della rete, Sassari, Viterbo e Palmi,  è il  linea con la volontà e la strategia messe in atto dall’amministrazione comunale, per rientrare a pieno titolo nel riconoscimento internazionale.  «  Ringrazio la città di Nola per l’invito  – commenta l’assessore Tasso –  ed esprimo grande apprezzamento per una manifestazione di fascino spettacolare.  Oltre alla partecipazione alla Festa, abbiamo condiviso, insieme alla coordinatrice del progetto  della rete Patrizia Nardi, anche  momenti istituzionali di approfondimento  su alcune tematiche.  Con il  mandato dell’intera comunità eugubina in tutte le sue componenti, è stata ribadita la piena convinzione di operare per il superamento della  fase di stallo in cui si era trovata la città dei Ceri, che ha portato di fatto al grave danno dell’esclusione dal riconoscimento.  In un mondo sempre più globalizzato e con sfide crescenti di sviluppo, la presenza e la condivisione delle comunità dei territori e delle istituzioni che le rappresentano, è la base per una strategia vincente, che trova sempre più ascolto e sostegno nelle dinamiche economiche europee. Il prossimo appuntamento che ci vedrà di nuovo protagonisti insieme è il prossimo 14 agosto con la ‘Festa dei Candelieri’ a Sassari. »  La tradizionale ‘Ballata  e benedizione dei Gigli’ di Nola, istituita nel V secolo d.C. nella città napoletana,  ha come protagonisti 8 ‘obelischi’, trasportati a spalla attraverso le vie cittadine. Si tratta di  costruzioni lignee, che  hanno assunto nell’800 l’attuale altezza di 25 metri con base cubica di circa tre metri per lato, per un peso complessivo di oltre venticinque quintali.  L’elemento portante è la “borda”, un’asse centrale su cui si articola l’intera struttura. Le “barre” sono le assi di legno attraverso cui il Giglio viene sollevato e manovrato a spalla dagli addetti al trasporto. Questi assumono il nome di “cullatori”, nome che deriva probabilmente dal movimento oscillante prodotto simile all’atto del cullare. L’insieme dei cullatori, di norma 128, prende il nome di “paranza”.  I ‘Gigli’   sono legati alle antiche corporazioni delle arti e mestieri, e vengono addobbati dagli artigiani locali con decorazioni in cartapesta, stucchi o altri materiali secondo temi religiosi, storici o d’attualità.

 
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