Gubbio, prosegue il Lavoro dell’Amministrazione sulla partecipazione e “Cittadinanza Attiva”

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Prosegue il lavoro di approfondimento sulla partecipazione e sul concetto di ‘bene comune’, promosso dall’amministrazione comunale, al fine di elaborare regolamenti e modalità per una reale “cittadinanza attiva” e per l’istituzione di consulte tematiche.

L’assessore Francesco Pierotti illustra le prossime tappe di lavoro, attraverso le quali incontrare la cittadinanza e raccogliere le opinioni e gli indirizzi della comunità, attraverso incontri e ‘focus group’ tematici.

«E’ fondamentale – afferma l’assessore Pierotti – muovere un’azione di coinvolgimento diretto dei cittadini e dei gruppi che promuovono, attraverso la propria attività sociale, la partecipazione volta allo sviluppo della città e del territorio. Proprio in merito a questo aspetto, nei prossimi giorni intendiamo intensificare il lavoro di progettazione, già avviato con l’Università di Perugia e l’Osservatorio della partecipazione umbro, al fine di predisporre documenti e regolamenti partecipativi efficaci, rappresentativi e inclusivi.

Entro il mese di marzo saranno promossi due incontri con gruppi locali di giovani che da tempo organizzano nel territorio eventi di partecipazione attiva, finalizzati a promuovere solidarietà e comunque integrazione. Si parlerà, inoltre, di “arte utile” tramite un incontro-presentazione di un laboratorio attivato nei mesi scorsi; importante canale questo di formazione specifica alta e di valore, che tocca le tematiche della partecipazione attraverso la responsabilizzazione degli artisti locali sul concetto di ‘bene comune’ e sulla valorizzazione territoriale.

Parlare di partecipazione – prosegue Pierotti – significa affermare il principio di sussidiarietà, in tempi nei quali è necessario stabilire patti di collaborazione con gli abitanti del territorio, preziosa forza generatrice per qualificare l’attività già ben avviata dell’attuale amministrazione, che pone l’incontro e il confronto con i cittadini come primo cardine di un’attività politico-amministrativa.

Da parte dell’ente, non si tratta di demandare interventi a gruppi spontanei di cittadini ma invece di predisporre strumenti di indirizzo istituzionalizzati attraverso i quali elaborare ‘patti’ di collaborazione verso finalità progettuali e comunque calendarizzate e scandite nell’agenda della partecipazione del Comune.»

 
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