
Progetto “Kore de Alcatraz”: Fondazione Fo Rame e Gubbio insieme per le donne
ROMA – È stato presentato oggi a Roma, presso la sede de “Il Fatto Quotidiano”, il progetto “Kore de Alcatraz”, un’iniziativa volta a favorire il reinserimento lavorativo e sociale di donne sopravvissute alla violenza e di persone vulnerabili. L’evento ha visto la partecipazione di Mattea Fo, Presidente della Fondazione Fo Rame, Cesare Fermi, amministratore di Kore, Jacopo Fo, fondatore di Alcatraz, Cinzia Monteverdi, presidente della Fondazione umanitaria del Fatto Quotidiano e Francesco Gagliardi, vicesindaco del Comune di Gubbio. Il progetto è realizzato con il patrocinio del Comune di Gubbio e del Comune di Perugia.
Gli obiettivi principali di “Kore de Alcatraz” sono l’empowerment femminile, il reinserimento lavorativo e la sostenibilità economica e sociale. Il progetto mira a offrire formazione, lavoro e supporto a donne vittime di violenza e a persone in situazioni di fragilità, inclusi i loro figli. Il cuore del progetto è rappresentato dall’attività dell’azienda agricola, dove le beneficiarie potranno acquisire competenze pratiche e professionali, gestendo le attività dell’agriturismo e la coltivazione e trasformazione dei prodotti agricoli. In futuro, il progetto prevede anche l’apertura di un laboratorio di sartoria.
Durante la fase pilota, “Kore de Alcatraz” prevede l’inserimento di donne e persone vulnerabili selezionate dai percorsi di autonomia promossi da Kore a Roma e dalla Fondazione Corte delle Madri a Pavia. Queste persone, che hanno completato il percorso di fuoriuscita dalla violenza, saranno pronte per entrare nei processi produttivi. Nei primi mesi di attività, il progetto si concentrerà sulla creazione di una rete territoriale e sul coinvolgimento delle realtà attive del terzo settore nella provincia di Perugia, con l’obiettivo di garantire inserimenti lavorativi protetti a livello locale. Le persone coinvolte saranno supportate in un ambiente sicuro, per favorire la loro riabilitazione e crescita personale.
Lucia Rughi, assessore alle Politiche Sociali ed educative del Comune di Gubbio, ha seguito la genesi del progetto e ha espresso fiducia nella validità dell’iniziativa. “Crediamo molto nella validità di questa idea, un progetto che rappresenta una risposta concreta alla necessità delle donne vittime di abusi e violenze di ritrovare la propria autonomia attraverso un adeguato percorso di recupero dopo i traumi subiti”, ha dichiarato Rughi. “È quell’esperienza necessaria affinché ogni donna che ha subito violenza possa tornare a sentirsi libera, lontana dalle paure e, attraverso una rinnovata sicurezza e fiducia in se stessa, tornare a vivere appieno la sua vita”.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il vicesindaco Francesco Gagliardi, che ha portato il saluto del sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci. Gagliardi ha evidenziato la particolare attenzione del Comune di Gubbio al progetto e ha dichiarato che “l’amministrazione comunale ha concesso in maniera convinta il patrocinio a questa iniziativa, un patrocinio che non vuole essere un atto formale, ma un impegno a una concreta collaborazione, nello spirito di accoglienza e ospitalità che caratterizza la comunità eugubina”.
Infine, Gagliardi ha voluto sottolineare il profondo legame della Fondazione Fo Rame con la città di Gubbio e il suo territorio, maturato in decenni di attività socio-culturali realizzate da Dario Fo e Franca Rame e proseguite da Jacopo Fo nel centro di Santa Cristina. Ha auspicato inoltre una proficua collaborazione con l’amministrazione comunale per il futuro, a partire dagli eventi che nel 2026 onoreranno il centenario della nascita di Dario Fo, Premio Nobel per la Letteratura nel 1997.
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