A Gubbio confronto istituzionale su viabilità e sviluppo
La Sala Consiliare di Gubbio ha ospitato un incontro di rilievo che ha visto riuniti i sindaci di numerosi Comuni umbri e marchigiani, insieme al presidente della Provincia di Perugia, per discutere il futuro della direttrice viaria Fano-Gubbio. L’iniziativa, promossa dal sindaco Vittorio Fiorucci, ha avuto come obiettivo la costruzione di una visione progettuale condivisa capace di dare risposte concrete a un tema che da decenni condiziona la mobilità e lo sviluppo delle aree interne.
Alla riunione hanno partecipato i primi cittadini di Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico, Fossombrone, Fratte Rosa, Colli al Metauro, Cantiano, Fano, Scheggia e Pascelupo, oltre al consigliere comunale di Acqualagna. Una presenza ampia e rappresentativa che ha testimoniato la volontà di affrontare insieme le criticità di un collegamento strategico per l’intero centro Italia.
Nel dibattito è emersa la necessità di fare sistema, superando frammentazioni e rivalità locali, per contrastare lo spopolamento e rilanciare i servizi. Fiorucci ha sottolineato l’urgenza di un approccio unitario che coinvolga Regioni, Province e istituzioni nazionali. La direttrice è stata inquadrata come parte integrante del più ampio asse Fano-Roma, con ricadute sulla sicurezza stradale e sull’economia dei territori.
Il presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti, ha richiamato l’opportunità di inserire la questione viabilità nelle prospettive della Zona Economica Speciale, mentre il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, ha proposto l’avvio di uno studio di fattibilità per un nuovo progetto. Altri interventi hanno evidenziato carenze di trasporto pubblico e la necessità di puntare sulla mobilità sostenibile.
La discussione ha toccato anche la valorizzazione della Flaminia e della Contessa, viste come assi capaci di integrare interventi già avviati e di fungere da innesto per futuri progetti regionali. In chiusura, Fiorucci ha ribadito l’impegno del Comune di Gubbio a coordinare il percorso, definendo un metodo di lavoro chiaro: partire da progetti esistenti, individuare priorità, coinvolgere ANAS e Prefetture e garantire un processo continuativo.
L’incontro ha segnato l’avvio di un tavolo permanente che mira a trasformare le istanze locali in un piano di interventi concreto, con l’obiettivo di tutelare la mobilità, la sicurezza e l’accesso ai servizi essenziali per le comunità.

Commenta per primo