
Banca Etruria e altre, assemblea pubblica Gualdo Tadino
La questione è drammatica poiché il decreto ha determinato l’azzeramento del controvalore delle azioni e delle obbligazioni subordinate
Alla luce del decreto legge 22.11.15 e della grave situazione che si sta verificando nei territori con riferimento alle 4 banche coinvolte (Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti) la Federconsumatori organizza una pubblica assemblea per sabato 5 dicembre 2015 a Gualdo Tadino presso tetro Don Bosco di Gualdo Tadino (PG) alle ore 15.30.
La questione è drammatica poiché il decreto ha determinato l’azzeramento del controvalore delle azioni e delle obbligazioni subordinate di questi quattro istituti, la creazione di nuove banche e della bad bank e la messa in liquidazione della vecchia banca.
Azionisti e obbligazionisti tenuti dunque all’oscuro delle reali caratteristiche degli strumenti finanziari oggi rivelatisi privi di controvalore ne stanno pagando le tragiche conseguenze vedendo vanificati tutti i loro sacrifici compiuti in intere vite e volte a conservare piccoli patrimoni per le esigenze della propria vita (salute, formazione etc…).
Tutto ciò sta determinando un grave allarme sociale stante anche la consapevolezza di non poter riuscire, per come è stata costruita la manovra, a recuperare agilmente nemmeno parzialmente quanto ad oggi perso.
Le vie legali risultano tortuose e comunque non di veloce soluzione e pertanto Federconsumatori Nazionale ha già chiesto un incontro al governo al fine di poter ottenere la creazione di un tavolo per tentare di definire la situazione in bonis e veder tutelati i diritti dei consumatori (piccoli risparmiatori) anche con modifiche in sede di conversione del decreto legge.
Nel caso in cui nessuna soluzione bonaria dovesse trovarsi allora non resterà che procedere anche con il deposito di esposti e denunce sia da parte della Federconsumatori nelle sue articolazioni territoriali sia dei cittadini affinché chi ha sbagliato paghi e chi non ha vigilato sia chiamata a rispondere nei confronti dei risparmiatori per quella posizione di garanzia di cui sono investiti dalla legge.
La Federconsumatori ha invitato tutti i parlamentari Umbri, i consiglieri regionali, le Amministrazioni Locali, le Associazioni d’impresa, i Sindacati, con la consapevolezza che solo una forte mobilitazione può dare speranza alle miglia e migliaia di cittadini risparmiatori (e non certo speculatori) di recuperare almeno parte del maltolto.
Banca Etruria
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