
Giorno del Ricordo: la memoria deve essere completa
In occasione del Giorno del Ricordo, il sindaco Vittorio Fiorucci ha ribadito l’importanza di mantenere viva la memoria delle persecuzioni subite dagli italiani, dai dalmati, dagli istriani e dai friulani ad opera dei comunisti titini, con la conseguente pulizia etnica che ha portato migliaia di persone a essere gettate nelle Foibe.
Istituita come solennità civile nazionale nel 2004, questa giornata è celebrata con le bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici. Il sindaco Fiorucci ha evidenziato il significato profondo di questo ricordo: “Le bandiere listate a lutto anche sul nostro Palazzo Pretorio – ha spiegato – ci ricordano un eccidio che ha emotivamente coinvolto tutto il Paese, e che deve essere ricordato con grande commozione e riflessione. Per troppi anni, infatti, questa vicenda è stata coperta dal silenzio. Alle vittime di quei tragici avvenimenti va oggi restituita non solo la memoria, ma un impegno concreto affinché tutti conoscano questa pagina dolorosa della nostra storia. La memoria deve essere completa: dobbiamo avere la capacità di riconoscere con giudizi onesti, trasparenti e privi di ideologia gli atti efferati compiuti nella storia, le responsabilità e i regimi che li hanno provocati. Solo così si può rendere un reale omaggio alle vittime e prevenire il ripetersi di tali orrori”.
Il Giorno del Ricordo è quindi un’opportunità per riflettere sulle tragedie del passato e impegnarsi attivamente per diffondere la conoscenza di questi eventi storici. Il sindaco ha sottolineato l’importanza di una memoria condivisa, priva di distorsioni ideologiche, che riconosca le responsabilità storiche e renda giustizia alle vittime.
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