Fiamme a Gubbio, due cani morti nell’incendio di un canile

Fiamme a Gubbio, due cani morti nell’incendio di un canile

Sterpaglie e plastica in fiamme, salvi due animali su quattro

Fiamme a Gubbio – Nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 18:45, un incendio ha coinvolto un’area alla periferia di Gubbio, in via del Botagnone, causando la morte di due cani e seri danni a una struttura adibita a ricovero per animali. L’allarme è scattato a seguito della segnalazione di un rogo che ha interessato un terreno dove erano presenti sterpaglie e residui di materiale plastico.

Le fiamme, alimentate probabilmente dalla natura secca della vegetazione e dalla presenza di sostanze altamente infiammabili, si sono rapidamente propagate fino a raggiungere un canile situato nelle immediate vicinanze. Al momento dell’incendio, all’interno della struttura erano presenti quattro cani.

All’arrivo della squadra dei Vigili del fuoco del distaccamento di Gubbio, le operazioni di soccorso si sono concentrate immediatamente sul salvataggio degli animali. I pompieri, entrati nella struttura tra fumo denso e alte temperature, sono riusciti a recuperare due cani ancora in vita, che sono stati subito affidati al proprietario del canile presente sul posto.

Gli animali tratti in salvo sono stati poi trasportati d’urgenza presso uno studio veterinario della zona per le necessarie cure. Le loro condizioni non sono state rese note, ma sarebbero stati sottoposti a interventi per inalazione di fumo e per lievi ustioni.

Per gli altri due cani, invece, non c’è stato nulla da fare. Gli animali, rimasti intrappolati tra le fiamme, sono deceduti prima dell’arrivo dei soccorritori.

Fiamme a Gubbio

La scena che si è presentata agli operatori è apparsa fin da subito critica. L’incendio, già esteso al momento del loro arrivo, ha richiesto un’azione rapida e mirata per evitare ulteriori conseguenze sia per la sicurezza della zona sia per gli animali coinvolti.

I Carabinieri sono intervenuti sul posto per coordinare le attività investigative e raccogliere elementi utili alla ricostruzione della dinamica dei fatti. A supporto delle indagini era presente anche una veterinaria dell’ASL, incaricata di effettuare le verifiche sanitarie e raccogliere dati sulle condizioni degli animali coinvolti.

Secondo quanto emerso nelle prime ore, il fuoco potrebbe essere partito da una combustione incontrollata di materiale plastico accumulato tra la vegetazione secca. Tuttavia, non si esclude alcuna ipotesi e saranno le indagini in corso a chiarire l’origine esatta dell’incendio.

I tecnici stanno valutando anche l’eventuale presenza di responsabilità nella gestione dei materiali combustibili e nel controllo della sicurezza dell’area, in particolare per la vicinanza di un rifugio per animali.

I Vigili del fuoco hanno concluso le operazioni di spegnimento dopo aver messo in sicurezza tutta la zona e controllato che non vi fossero altri focolai residui. Le attività si sono protratte per oltre un’ora, data la natura del materiale bruciato e la necessità di intervenire in modo mirato per prevenire una ripresa delle fiamme.

Il rogo ha causato danni strutturali alla recinzione e agli spazi interni del canile, ora inutilizzabili fino a nuovi interventi di ripristino. Le autorità locali stanno valutando misure di assistenza per il proprietario della struttura, che ha subito la perdita di due animali e danni rilevanti alla sua attività.

Non si segnalano feriti tra le persone presenti e nessun civile è rimasto coinvolto fisicamente dall’incendio. L’intervento tempestivo dei soccorritori ha evitato che il bilancio potesse essere ancora più grave.

La comunità locale, scossa dall’accaduto, ha espresso solidarietà al gestore del canile, mentre gli organi competenti restano impegnati nella definizione delle cause. Le indagini proseguiranno anche nei prossimi giorni, con accertamenti tecnici sulle condizioni dell’area e sull’origine esatta delle fiamme.

L’episodio ha riacceso l’attenzione sul tema della prevenzione degli incendi, soprattutto in zone in cui sono presenti animali o strutture vulnerabili. Le autorità raccomandano prudenza e una gestione attenta dei materiali potenzialmente infiammabili, soprattutto nel periodo estivo, quando il rischio di roghi è più elevato.

 
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