
Vicino denunciato per stalking: film porno a tutto volume, il caso di Gubbio approda in tribunale
Vicino denunciato – Stalking condominiale a Gubbio: il vicino esasperato denuncia per rumori e molestie
Un caso inquietante di stalking condominiale ha raggiunto le aule del tribunale di Gubbio, dove un uomo di 62 anni è accusato di aver reso impossibile la vita ai suoi vicini.
Al centro delle accuse ci sono comportamenti reiterati e disturbanti, tra cui l’abitudine di guardare film pornografici a volume altissimo, sia di giorno sia di notte. La situazione, descritta come insostenibile, ha portato il vicino a presentare una denuncia, rivelando dettagli agghiaccianti.
La prima udienza si è svolta ieri davanti al giudice Piercarlo Frabotta. Secondo il capo di imputazione, l’uomo avrebbe minacciato e molestato i vicini, alterandone le abitudini quotidiane con comportamenti vessatori, urla e rumori continui provenienti dalla sua abitazione.
La denuncia: una persecuzione costante
A scatenare l’indagine è stata la denuncia di un padre di famiglia, esasperato dai continui disagi causati dal 62enne. “Vuole mandarci via per restare da solo”, ha dichiarato l’uomo alle autorità, descrivendo una situazione di persecuzione quotidiana. Tra i comportamenti denunciati: musica alta, televisione al massimo volume durante la visione di film pornografici e insulti.
“Non possiamo più vivere normalmente nella nostra casa,” si legge nella denuncia. “Non possiamo ospitare amici o parenti, dato che è impossibile ignorare i rumori e le oscenità provenienti dal suo appartamento.” Il denunciante ha raccontato anche episodi in cui il vicino avrebbe puntato le casse Wi-Fi verso la loro abitazione, mimando gesti minacciosi e offensivi, come il gesto di tagliare la gola.
Comportamenti osceni e intimidatori
Non solo rumori molesti. La denuncia parla di atteggiamenti osceni e provocatori. La moglie del denunciante ha riferito di aver visto il 62enne toccarsi le parti intime in modo esplicito, come per invitarla a prestazioni sessuali. Questi episodi, accompagnati da insulti e bestemmie, sarebbero avvenuti anche in presenza del figlio 14enne della coppia.
“Le minacce di morte e i gesti offensivi si ripetono continuamente,” ha aggiunto l’uomo nella denuncia, citando numerosi video che documentano i fatti. “Non possiamo più vivere serenamente, nemmeno nei momenti più semplici della quotidianità.”
Carabinieri chiamati più volte: nessuna soluzione immediata
Nonostante numerose segnalazioni ai carabinieri, la situazione è rimasta invariata. Ogni intervento delle forze dell’ordine si è concluso senza un cambiamento concreto, poiché il 62enne ha sempre negato l’accesso al suo appartamento, sostenendo la necessità di un mandato.
“La musica rimane ad alto volume anche quando i carabinieri sono presenti,” ha riferito il denunciante, aggiungendo che l’imputato avrebbe fornito “scuse senza senso” per giustificare i suoi comportamenti.
Le prossime tappe del processo
Il caso, che ha suscitato sconcerto nella comunità locale, proseguirà in aula ad aprile. La famiglia vittima di stalking è rappresentata dagli avvocati Ubaldo Minelli e Maria Pia Castellani, mentre la difesa dell’imputato è affidata all’avvocato Angelo Notarnicola.
La vicenda pone l’accento su un tema delicato: i limiti della convivenza condominiale e l’impatto psicologico di comportamenti vessatori. La famiglia spera che il processo porti a una soluzione definitiva, restituendo loro la serenità perduta.
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