
Secondo posto europeo per l’inclusione abitativa LGBTQIA+
Gualdo Tadino conquista un rilevante riconoscimento europeo classificandosi al secondo posto nella categoria dedicata all’inclusione abitativa degli European Capitals of Inclusion and Diversity Award 2025, grazie al progetto “Pink House” dell’associazione Omphalos. La cerimonia di premiazione si è svolta a Bruxelles martedì 29 aprile, nell’ambito della quarta edizione del concorso organizzato dalla Commissione europea. Il piccolo comune umbro è stato premiato per il valore sociale del progetto, ottenendo la medaglia d’argento nella speciale graduatoria riservata alle politiche abitative inclusive.
La “Pink House” rappresenta la prima casa-rifugio in Umbria rivolta a persone LGBTQIA+ vittime di discriminazioni o situazioni di emergenza abitativa. Il progetto è stato apprezzato per la capacità di promuovere inclusione e accessibilità, superando città ben più grandi e con maggiore visibilità a livello continentale, come Saragozza in Spagna e Salisburgo in Austria. Solo Braga, in Portogallo, ha ottenuto una posizione più alta nella stessa categoria.
L’edizione 2025 del premio ha visto la partecipazione di numerose realtà municipali provenienti da quindici paesi dell’Unione europea. Tra le molte candidature, soltanto venti amministrazioni locali hanno raggiunto la fase finale del concorso. Di queste, quattro sono italiane, tra cui Gualdo Tadino, che si è distinta per l’impatto del suo progetto nel campo dell’inclusione abitativa. L’iniziativa è stata sostenuta dalla collaborazione tra enti pubblici, settore privato e organizzazioni del terzo settore, configurandosi come esempio virtuoso di cooperazione interistituzionale.
A causa dello sciopero dei trasporti che ha interessato il Belgio, il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha partecipato alla cerimonia in videocollegamento. L’amministratore, che ricopre anche il ruolo di presidente della Provincia di Perugia, ha sottolineato l’importanza del riconoscimento ottenuto, definendolo frutto del lavoro congiunto di tutti gli attori coinvolti. La sua amministrazione ha sostenuto il progetto Pink House sin dalle fasi iniziali, condividendone obiettivi e valori.
Nella stessa cerimonia, Gualdo Tadino ha anche figurato tra i finalisti nella categoria delle autorità locali con meno di 50.000 abitanti, confermando la solidità e coerenza delle sue politiche in materia di inclusione. La giuria ha riconosciuto l’originalità del progetto Pink House e il suo impatto concreto sul tessuto sociale, in particolare per quanto riguarda il sostegno a donne, persone LGBTQIA+, soggetti con disabilità e migranti.
Il presidente di Omphalos, Stefano Bucaioni, promotore del progetto premiato, ha evidenziato come il risultato raggiunto rappresenti l’esito di un lungo percorso condotto in sinergia tra associazionismo e amministrazione comunale. Il progetto, sviluppato nel tempo con il supporto di soggetti pubblici e privati, mira a garantire protezione e accoglienza a persone vulnerabili, in risposta alle discriminazioni ancora diffuse nella società.
L’obiettivo della “Pink House” è garantire un rifugio sicuro a coloro che si trovano in situazioni di esclusione o pericolo, offrendo un luogo dove ritrovare dignità e autonomia. Il riconoscimento ottenuto dimostra la capacità di una realtà locale di contribuire attivamente alla costruzione di una società più equa e solidale, agendo concretamente contro la marginalizzazione.
Nella stessa giornata di premiazione, altri comuni europei sono stati riconosciuti per il loro impegno nell’ambito dell’inclusione e della diversità. Per la categoria dedicata all’inclusione abitativa, il primo premio è stato assegnato a Braga per una strategia comprensiva a favore di anziani, disabili, genitori single, migranti, comunità rom e vittime di violenza domestica. Terzo posto per Saragozza, elogiata per l’approccio multilivello nella prevenzione della senzatetto e nell’accesso alla casa.
Nella categoria riservata alle autorità locali con meno di 50.000 abitanti, il primo premio è andato alla città di Mariehamn in Finlandia, riconosciuta per le sue pratiche inclusive nei luoghi di lavoro comunali e nei percorsi educativi. Al secondo posto Usurbil, nei Paesi Baschi, grazie all’attenzione verso l’uguaglianza di genere, l’integrazione dei migranti e il sostegno alla cura condivisa. Al terzo posto, Settimo Torinese ha ottenuto la medaglia di bronzo per il coinvolgimento civico tramite forum inclusivi e collaborazioni intersettoriali.
Per le autorità locali con più di 50.000 abitanti, Utrecht nei Paesi Bassi ha conquistato la medaglia d’oro. Il comune olandese è stato premiato per l’integrazione capillare delle politiche di inclusione in ogni settore dell’amministrazione, sostenuta da leadership e fondi dedicati. Bilbao si è classificata seconda con iniziative nei settori dell’occupazione, educazione, mobilità e sport, mentre Cracovia ha ricevuto il bronzo per i progetti rivolti alle persone vulnerabili in ambiti pubblici e culturali.
Durante la cerimonia di Bruxelles, è stato assegnato anche un premio speciale del pubblico, votato in diretta dai partecipanti, che è stato attribuito alla città di Saragozza. Il riconoscimento è andato alla città spagnola per l’efficacia e l’innovazione delle sue politiche urbane in materia di inclusione.
Il premio “European Capitals of Inclusion and Diversity” intende valorizzare le amministrazioni locali che dimostrano impegno nel costruire ambienti inclusivi, equi e rispettosi delle differenze. L’iniziativa promuove buone pratiche che possano fungere da modello per altre comunità europee, mettendo in evidenza il ruolo strategico che i governi locali giocano nel garantire diritti e pari opportunità.
Hadja Lahbib, commissaria europea per l’Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, ha concluso l’evento sottolineando l’importanza della dimensione locale nella promozione di una società inclusiva. Secondo la commissaria, è nei comuni che si concretizzano le condizioni per una piena appartenenza dei cittadini, ed è proprio lì che si costruisce il significato tangibile dell’uguaglianza.
Il risultato ottenuto da Gualdo Tadino rappresenta una significativa affermazione per un piccolo centro urbano che, nonostante le dimensioni contenute, è riuscito a imporsi nello scenario europeo. L’esperienza della Pink House si inserisce all’interno di un percorso di sviluppo sociale che ha saputo coniugare visione politica, impegno civile e responsabilità collettiva.
La valorizzazione di un progetto nato per rispondere a un bisogno urgente e reale dimostra come anche le realtà di minori dimensioni possano offrire contributi rilevanti al progresso dei diritti civili. Il secondo posto assegnato a Gualdo Tadino riconosce, su scala internazionale, un modello di intervento sociale capace di promuovere integrazione, sicurezza e pari dignità per tutte le persone.
Commenta per primo