
Tavola del ‘400 restituita a Gubbio dopo 45 anni
Tavola del ‘400 – Il 11 dicembre 2024, alle ore 11:30, nella sala dell’Arengo del Museo Civico di Palazzo dei Consoli, è avvenuta la restituzione di un’importante opera d’arte, un dipinto a tempera su tavola risalente alla seconda metà del XV secolo. Il dipinto, raffigurante la “Madonna con Bambino e San Giovannino” ed noto come “Madonna del Melograno”, è stato restituito al Comune di Gubbio dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) dopo un lungo e meticoloso lavoro investigativo durato quarantacinque anni. Il dipinto è attribuito al pseudo Pier Francesco Fiorentino (1444–1499), artista della scuola di Filippo Lippi, ed è stato oggetto di un furto avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 marzo 1979, presso la Pinacoteca comunale di Gubbio.
Alla cerimonia di riconsegna erano presenti il Vescovo di Gubbio e Città di Castello, il Comandante del Gruppo Carabinieri TPC di Monza, il Comandante del Nucleo Carabinieri TPC di Bologna, il Comandante int. del Nucleo TPC di Perugia, il Dirigente del Settore Cultura della Regione Umbria, il Direttore dei Musei dell’Umbria, l’Assessore alla Cultura del Comune di Gubbio e la Direttrice della Scuola di specializzazione in beni storico-artistici.
L’opera, che misura 65×44 cm, era stata trafugata con un audace furto compiuto da ignoti malfattori che, approfittando della notte, si calarono con una corda da alpinista da una finestra situata ad altezza di circa trenta metri, per asportare il prezioso dipinto. Da quel momento, l’opera è stata oggetto di incessanti ricerche da parte dei Carabinieri del TPC, che hanno messo in atto una capillare attività di recupero, sia in Italia che all’estero, senza mai cessare il loro impegno. La “Madonna del Melograno” è stata inizialmente riconosciuta come opera appartenente alla scuola di Filippo Lippi, per poi essere attribuita a Pier Francesco Fiorentino grazie al suo stile distintivo nei colori, nel disegno e nell’espressione dei volti.
La notizia del furto, e successiva ricerca dell’opera, è stata diffusa nel corso degli anni attraverso diversi canali, compreso l’inserimento dell’immagine della tavola nella “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti” e nel Bollettino delle ricerche delle opere d’arte trafugate. Inoltre, il dipinto è stato più volte menzionato in programmi televisivi come il “Maurizio Costanzo Show” e “Chi l’ha visto?”, che hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica.
Nel mese di ottobre 2024, grazie all’attività di ricerca, l’opera è stata ritrovata dal Nucleo Carabinieri TPC di Bologna. Il recupero, che ha richiesto un’attenta e accurata analisi, è stato possibile grazie a un’indagine preliminare che ha rivelato somiglianze tra la fotografia dell’opera trafugata e quella presente nel database delle opere scomparse. L’attuale possessore, ignaro del valore artistico e storico del dipinto, si è rivolto ai Carabinieri dopo aver acquisito la tavola, chiedendo informazioni su di essa.
Le indagini hanno preso avvio proprio da questa segnalazione, con i militari del Nucleo TPC che hanno avviato un’accurata comparazione tra l’immagine del dipinto trafugato e quella del dipinto posseduto. Gli esperti hanno identificato 14 particolari distintivi e irripetibili, come cadute pittoriche e fori di tarlo, che hanno confermato che si trattava proprio della “Madonna del Melograno”, rubata nel 1979 dalla Pinacoteca comunale di Gubbio. Dopo il confronto con le fotografie ad alta risoluzione dell’opera, i Carabinieri hanno potuto certificare con certezza che il dipinto restituito era quello originariamente rubato.
L’operazione ha richiesto un lavoro minuzioso di polizia giudiziaria, in cui sono stati identificati tutti gli elementi unici del dipinto che lo hanno reso riconoscibile, sia a livello scientifico che artistico. Il recupero di questa opera d’arte è stato un evento significativo, non solo per il valore storico e culturale del dipinto, ma anche per l’importanza della tutela del patrimonio culturale e del contrasto al traffico illecito di beni artistici.
Il dipinto rappresenta un capolavoro di grande valore, considerato una delle opere più significative del Rinascimento italiano. La sua restituzione è stata un momento di grande soddisfazione per le istituzioni locali, per i Carabinieri del TPC e per gli esperti del settore, che hanno lavorato incessantemente per riportare la “Madonna del Melograno” nel luogo di origine, dove potrà finalmente essere nuovamente ammirata dal pubblico.
Con il recupero di questa tavola, si chiude un capitolo che ha visto i Carabinieri del TPC impegnati per più di quattro decenni nella lotta contro il furto di opere d’arte e nella protezione del patrimonio culturale italiano. La restituzione della “Madonna del Melograno” rappresenta non solo un trionfo per la giustizia, ma anche un segno di speranza per la salvaguardia del nostro inestimabile patrimonio culturale.
Commenta per primo