Il Teatro Romano di Gubbio accende l’estate con 14 eventi

Il Teatro Romano di Gubbio accende l’estate con 14 eventi

Dal 18 luglio torna la stagione tra classico, musica e narrazione

A Gubbio si alza il sipario sulla 64ª Stagione Estiva al Teatro Romano, in programma dal 18 luglio al 17 agosto 2025. Un calendario ricco che proporrà quattordici appuntamenti tra teatro, musica, lirica e narrazione, consolidando il ruolo centrale dell’arena romana nella vita culturale cittadina. L’iniziativa, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Gubbio e dalla Direzione Regionale Musei Nazionali Umbria, rinnova una tradizione che ogni anno richiama un pubblico ampio e variegato.

Ad aprire il cartellone sarà, venerdì 18 luglio, l’“Oreste” di Euripide, diretto da Dario Battaglia. Il giorno successivo toccherà agli Oblivion, noti per le loro parodie musicali capaci di mescolare comicità e virtuosismo vocale. Il programma proseguirà alternando grandi testi della drammaturgia classica, reinterpretazioni contemporanee, concerti e spettacoli di parola, offrendo ogni sera un’esperienza diversa in una cornice archeologica di rara suggestione.

Tra le proposte teatrali spiccano due testi fondanti del repertorio classico: l’“Anfitrione” di Plauto e l’“Agamennone” di Eschilo, messi in scena con un taglio che punta a connettere il pubblico di oggi con la profondità dei miti antichi. Al centro del palcoscenico anche la drammaturgia novecentesca, con “Uno, nessuno e centomila”, a testimonianza di un programma che intende affiancare alla tradizione riflessioni più moderne sull’identità e la società.

Il palinsesto non tralascia la musica, con appuntamenti in collaborazione con il Gubbio Summer Festival, la storica rassegna musicale cittadina. A questa sezione appartiene anche “Il viaggio di Ulisse”, un evento speciale che vedrà protagonista il percussionista Tony Esposito, autore di una narrazione sonora ispirata al poema omerico.

Fra gli ospiti più attesi della stagione anche Neri Marcorè, interprete di “Doppia coppia”, spettacolo tra ironia e introspezione, e Paolo Crepet, protagonista del talk “Il reato di pensare”, incontro pubblico incentrato su libertà di espressione e senso critico nella società contemporanea. La loro presenza rafforza l’intento della manifestazione di aprirsi a linguaggi e tematiche differenti, in grado di coinvolgere platee diverse e stimolare nuovi confronti.

L’allestimento del cartellone 2025 riflette la volontà di mantenere viva l’identità culturale del territorio, utilizzando il Teatro Romano non solo come spazio performativo, ma come luogo d’incontro e partecipazione. La scenografia naturale della struttura diventa così parte integrante dello spettacolo, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva in cui arte, storia e natura dialogano armoniosamente.

Il Teatro Romano di Gubbio, grazie alla sua acustica naturale e all’atmosfera unica, continua a essere un riferimento imprescindibile per il teatro estivo in Umbria. La selezione artistica è pensata per valorizzare la molteplicità dei linguaggi, rendendo ogni serata un’occasione di scoperta e approfondimento.

L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia di valorizzazione del patrimonio culturale locale, che punta sul teatro come motore di attrazione turistica e momento di coesione sociale. Il coinvolgimento delle istituzioni museali e la continuità nel tempo della stagione estiva testimoniano una progettualità solida, che ha saputo adattarsi ai cambiamenti e alle nuove esigenze del pubblico.

I biglietti sono acquistabili attraverso il sito ufficiale della manifestazione, www.ilikegubbio.it, oppure presso il Caffè del Teatro Romano, disponibile per la vendita il giorno prima e il giorno stesso di ogni evento. Una modalità pensata per agevolare l’accesso anche al pubblico che preferisce l’acquisto in loco, valorizzando l’esperienza complessiva della serata.

Il programma della 64ª Stagione Estiva si presenta dunque come un percorso articolato tra parola, musica e memoria storica, che mette in risalto non solo la qualità artistica delle proposte, ma anche l’energia con cui il territorio continua a investire nella cultura come elemento identitario. Ogni appuntamento sarà un’occasione per vivere il teatro come esperienza collettiva, nello scenario maestoso di un luogo dove il tempo sembra sospeso.

 
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