
14 ragazzi curano sottopasso via Cavour a Gubbio
Il progetto “City Angels” è stato ufficialmente riattivato a Gubbio dopo l’interruzione causata dalla pandemia. L’iniziativa, promossa dal Rotary Club locale con sostegno comunale, coinvolgerà 14 giovani tra 17 e 20 anni in attività di riqualificazione del sottopassaggio di via Cavour, ingresso strategico al centro storico.
Il programma operativo prevede due settimane di lavoro, dal 7 al 18 luglio. I partecipanti, suddivisi in squadre e guidati da tutor specializzati, interverranno con operazioni di tinteggiatura, pulizia e miglioramento dell’area. Prima dell’avvio, è prevista una sessione formativa sulla sicurezza e l’utilizzo corretto dei materiali.
Al termine del servizio, previa partecipazione ad almeno il 90% delle ore, ciascun giovane riceverà una borsa lavoro finanziata dal Rotary Club Gubbio. L’amministrazione comunale contribuirà con 1.500 euro per copertura delle borse, oltre a fornire supporto logistico-organizzativo tramite l’assessorato alle Politiche Giovanili.
Il presidente del Rotary Club Gubbio, Sandro Urbani, ha definito l’iniziativa una palestra di cittadinanza, sottolineando come miri a rafforzare nei partecipanti il valore del bene comune e del lavoro condiviso. L’assessore alle Politiche Giovanili Carlotta Colaiacovo, che ha partecipato al progetto in passato, ha evidenziato il duplice obiettivo: rendere i ragazzi utili alla comunità e favorirne la crescita personale.
L’intervento si inserisce nel quadro del regolamento comunale per la collaborazione tra cittadini e istituzioni nella gestione degli spazi pubblici. Al progetto aderiscono diverse realtà associative locali, tra cui Maggio Eugubino, Gubbio Fa Centro, 100 Ramazze, i Quartieri di S. Martino, S. Andrea, S. Giuliano, S. Pietro, l’Associazione 50&Più – Confcommercio e l’Associazione Commercianti.
Il sottopassaggio di via Cavour, già noto come ex Seminario, rappresenta un punto di transito quotidiano per residenti e turisti. La sua riqualificazione simbolizza la riconferma di un modello che punta sulle nuove generazioni come custodi attivi del patrimonio urbano, riaccendendo l’impegno civico dopo la pausa forzata.
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