
Primo laboratorio universitario nasce nel complesso “Il Granaio”
Dopo 717 anni di storia accademica, l’Università degli Studi di Perugia porta finalmente la sua presenza scientifica nel cuore dell’Appennino umbro con la nascita del Polo Nanomat a Gualdo Tadino. L’iter per l’acquisizione dell’immobile presso il complesso commerciale “Il Granaio” si è concluso nelle ultime ore, segnando un passo significativo nell’ambito del progetto Pnrr Vitality, destinato a sostenere innovazione e ricerca avanzata in ambito nanoscientifico.
Il Sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha espresso entusiasmo per l’avvio di questa iniziativa storica, sottolineando come la realizzazione del polo sia frutto di un dialogo costruttivo portato avanti con determinazione e senza clamore mediatico, con l’obiettivo di rispettare le tempistiche stringenti del Pnrr e valorizzare investimenti strategici per il territorio.
“Un primo passo fondamentale – ha spiegato Presciutti – che potrà portare, nel corso del 2026, all’espansione dei locali e all’insediamento delle aziende interessate ai servizi di misura e caratterizzazione offerti dal laboratorio universitario. L’investimento pubblico complessivo legato al progetto Vitality per il Polo Nanomat supera i 4,5 milioni di euro, confermando l’importanza strategica di questa iniziativa per lo sviluppo locale”.
Particolare riconoscimento è stato rivolto al Prof. Luca Gammaitoni, motore dell’iniziativa, alla Regione Umbria nella persona dell’Assessore Francesco De Rebotti e al loro staff, che hanno supportato il progetto sin dall’inizio. “Il nostro obiettivo comune era portare nuove opportunità nella fascia appenninica – ha aggiunto il Sindaco –. Ora inizia una sfida impegnativa, ma siamo pronti a affrontarla e a vincerla insieme”.
Secondo l’Ufficio Stampa del Comune di Gualdo Tadino, il Polo Nanomat rappresenta solo il primo passo di una serie di interventi previsti per la città, che nelle prossime settimane vedrà ulteriori novità e investimenti destinati a rafforzare l’ecosistema scientifico e tecnologico locale, consolidando così la reputazione di Gualdo Tadino come centro di innovazione e ricerca.
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