
Il corpo scoperto dopo ore, auto finita in un fosso
Morto Emanuele Fiorucci – È stato ritrovato senza vita nel pomeriggio di lunedì 7 aprile il corpo di Emanuele Fiorucci, 33 anni, residente a San Bartolomeo, frazione di Gubbio, scomparso dalla mattina di domenica. Il giovane, conosciuto anche come “Manolo”, era a bordo della sua Audi A3 quando, per cause in fase di accertamento, è uscito di strada finendo in un fossato lungo la vecchia strada della Contessa, nei pressi del nuovo viadotto e prima della galleria della statale.
Il veicolo, difficile da individuare per la posizione in cui è precipitato, è stato notato solo ore dopo da un passante che ha immediatamente avvisato i soccorsi. All’arrivo delle forze dell’ordine e dei sanitari, per Fiorucci non c’era ormai nulla da fare: il decesso, secondo i primi rilievi, risalirebbe ad alcune ore prima del ritrovamento.
L’ipotesi al vaglio degli investigatori è che l’operaio possa aver perso il controllo del mezzo mentre percorreva il tratto sterrato che conduce verso casa, a ridosso del viadotto, in una zona priva di copertura telefonica. Se non morto sul colpo, Emanuele potrebbe non essere riuscito a chiedere aiuto proprio a causa dell’assenza di segnale mobile, aggravando tragicamente le conseguenze dell’incidente.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Gubbio, che stanno coordinando le indagini, supportati dalla polizia municipale che ha delimitato l’area, chiudendo temporaneamente il tratto interessato. Per il recupero del veicolo è stata utilizzata una gru speciale dei vigili del fuoco.
La Procura della Repubblica di Perugia, con il pubblico ministero Patrizia Mattei, ha disposto il trasferimento della salma nel capoluogo per l’ispezione esterna, affidata al medico legale Massimo Lancia. Al momento non è esclusa la possibilità di un’autopsia per chiarire ulteriormente la dinamica e stabilire con precisione l’ora della morte. Solo dopo questi accertamenti sarà concesso il nulla osta per le esequie.
Fiorucci, nato il 23 luglio 1992, viveva con la famiglia nella frazione di San Bartolomeo. Lascia i genitori e un fratello. I familiari avevano dato l’allarme nella mattina di domenica, non avendo più notizie del giovane, che non rispondeva al telefono. La speranza si è spenta con la segnalazione del passante e la drammatica scoperta.
La strada della Contessa, già teatro di altri gravi sinistri, torna così al centro dell’attenzione per la sicurezza viaria. Quella di Emanuele Fiorucci rappresenta infatti l’undicesima vittima della strada in Umbria dall’inizio del 2025, la seconda nel medesimo tratto. Il 10 aprile 2023, giorno di Pasquetta, Germano Mosca, 84 anni, aveva perso la vita a seguito di uno scontro frontale, avvenuto durante i lavori di rifacimento del viadotto. In quell’occasione, Mosca, alla guida di una jeep, si era scontrato con una monovolume carica di passeggeri. Ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Branca, era deceduto una settimana dopo, nonostante l’intervento chirurgico e il ricovero in rianimazione.
Dopo quell’episodio, era stato istituito il senso unico di marcia lungo la vecchia stradina, nel tratto Burano-Cantiano, per alleggerire il traffico in concomitanza con la riapertura del viadotto, avvenuta il 17 dicembre 2023. Nonostante ciò, quel tratto continua a rappresentare un pericolo, soprattutto per i residenti che lo utilizzano quotidianamente.
L’incidente mortale di Emanuele Fiorucci apre interrogativi anche sull’efficienza del sistema di copertura mobile in zone rurali e montane dell’Umbria. In assenza di segnale, ogni tentativo di chiedere soccorso può risultare vano, con conseguenze potenzialmente fatali. La sua morte, oltre al dolore per la comunità locale, pone dunque l’attenzione sulla necessità di investimenti in infrastrutture di comunicazione nelle aree più isolate della regione.
Nelle prossime ore, come riporta il Messaggero, si attende la decisione della Procura sull’eventuale autopsia. Se si procederà soltanto con l’ispezione esterna, il funerale potrebbe essere celebrato già entro mercoledì 9 aprile. Diversamente, sarà necessario attendere ulteriori giorni per l’ottenimento del nulla osta.
Nel frattempo, a Gubbio e nelle frazioni circostanti si moltiplicano i messaggi di cordoglio e solidarietà alla famiglia, sconvolta per la tragedia improvvisa. Una comunità intera si prepara a salutare Manolo, ragazzo riservato, conosciuto da molti per la sua cordialità e disponibilità, scomparso in circostanze che restano ancora da chiarire appieno.
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