
Lega Gubbio: nessun depotenziamento per l’ospedale di Branca
Nessun depotenziamento per l’ospedale di Branca, ad oggi è in corso una riorganizzazione temporanea del personale e dei servizi relativa ai mesi estivi come sempre avvenuto in passato”. Sulla questione intervengono i consiglieri comunali della Lega di Gubbio, Michele Carini e Sabina Venturi che insieme al consigliere regionale Manuela Puletti hanno ricevuto rassicurazioni in tal senso dal direttore generale Asl1 Massimo Braganti.
“Come già spiegato anche dall’assessore regionale Luca Coletto in occasione dell’incontro avuto con il Consiglio Comunale di Gubbio – dicono i leghisti – non esiste una delibera di Giunta regionale o qualsiasi altro atto ufficiale che prevede il depotenziamento dell’ospedale comprensoriale di Gubbio-Gualdo Tadino, essendo Dea di primo livello e già inquadrato in un’ottica di valorizzazione nel percorso di sviluppo delineato dal Piano Sanitario Regionale. Anche la questione del personale è particolarmente attenzionata dall’assessorato che si sta muovendo per risolvere le criticità esistenti.
Ciò che sta avvenendo in queste settimane si verifica ogni periodo estivo praticamente da sempre. Nei tre mesi da giugno a settembre vengono accorpati i servizi per consentire al personale sanitario di svolgere le ferie dovute e, tra l’altro, meritate dopo il lavoro straordinario profuso in questi anni di lotta alla pandemia. Si tratta, insomma, di una consuetudine e chi dice il contrario sta cercando strumentalmente di trasformare in eccezione, raccontando la storiella della mancata programmazione sanitaria da imputare alla giunta Tesei quando lo stesso scenario si verificava con la Marini e con i precedenti governi regionali.
E’ vergognoso che la sinistra speculi sulla sanità, creando inutili allarmismi e giocando sulla salute delle persone. Siamo sempre aperti al dialogo, al confronto costruttivo e alle critiche, ma non accettiamo che si inventino bugie di così basso livello per acchiappare facili consensi”.
Un passaggio doveroso anche sulle liste di attesa su cui il Direttore ASL 1 è stato chiaro. “Il problema esiste ed è stato ereditato – spiegano i leghisti – ricordiamo le battaglie dei nostri consiglieri quando erano in opposizione nella passata legislatura per colonscopie di un anno e mezzo al Santa Maria di Terni nel 2018 o due anni per una mammografia.
Non nascondiamoci dietro un dito, ad oggi il gran lavoro della Giunta Tesei e dell’assessore Coletto ha smaltito quanto ereditato, ma è altrettanto vero che il Covid ha acuito una situazione di per sé disastrosa e nonostante ciò la Regione ha già pronto un piano di abbattimento liste di attesa che coinvolge i medici di medicina generale e il prolungamento degli orari ambulatoriali”.
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