Nasce l’associazione Nocera Umbra Borgo Green, per una città più sostenibile

I nocerini puntano su differenziata e prodotti naturali

Nasce l’associazione Nocera Umbra Borgo Green, per una città più sostenibile

Rendere Nocera Umbra il paese più ecologico e sostenibile d’Italia. Nasce con questa volontà l’associazione “Nocera Umbra Borgo Green”, che si è ufficialmente costituita negli ultimi giorni di dicembre. A darle vita un gruppo di nocerini, e non solo, che hanno concretizzato l’idea lanciata dal fondatore, Alessandro Giovannini.

L’obiettivo è quello di rendere la città umbra il borgo più green d’Italia: obiettivo da raggiungere col tempo e con un lavoro che sta muovendo i primi passi con progetti dedicati alla tutela e allo sviluppo del patrimonio ambientale e con la collaborazione delle altre associazioni del territorio. La sfida è quella di fare il massimo entro il 2030, alla scadenza degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Con la costituzione ufficiale, l’associazione si è dotata anche di un presidente, Michele Agostini, di un segretario, Michele Angeloni, e di un tesoriere, Alessia Stefanelli. Ma l’atto costitutivo è un passo importante anche per aprirsi a nuove adesioni e dare il via al lavoro.

Gli obiettivi di Nocera Umbra Borgo Green

L’associazione si prefigge come scopo fondante quello di rendere Nocera Umbra una città sempre più “green”, con l’obiettivo di contribuire energicamente nel trasformarla nel borgo più green d’Italia, promuovendo lo sviluppo di un modello “Ambiente 3.A”, elaborato dall’associazione stessa, con abitanti, attività e associazioni completamente green.

L’associazione si prefigge di contribuire allo sviluppo, alla crescita sostenibile e all’economia circolare di Nocera Umbra, valorizzando le ricchezze naturali che la rappresentano, promuovendo la formazione e il coinvolgimento attivo del “cittadino virtuoso” che voglia acquisire e accrescere un comportamento sostenibile e di “custode del territorio”. L’associazione è aperta a tutti e intende mettere in campo attività ed iniziative, anche di sensibilizzazione, in diversi settori di intervento. Non secondaria sarà l’azione tesa alla partecipazione dei cittadini, a partire dalla sensibilizzazione alle tematiche “green” fino dal loro coinvolgimento attivo nelle proprie iniziative.

La sfida iniziale e il futuro

“Prima del Covid ero spesso in viaggio e, tornando a casa a Nocera, vedevo il mio paese e pensavo ogni volta alla meraviglia di questo luogo, così ricco di elementi fondamentali come acqua, terra e aria. Così, seguendo l’idea di Walt Disney che se possiamo sognare qualcosa allora significa che possiamo anche realizzarla, ho pensato di lanciare a tutti gli abitanti, alle attività e alle associazioni nocerine una sfida”. A spiegare come nasce Nocera Umbra Borgo Green è il suo ideatore e fondatore, Alessandro Giovannini.

Questa la sfida: “Rendere Nocera Umbra il borgo più green d’Italia entro il 2030. Sognando in grande, agendo in piccolo e partendo ora – prosegue Giovannini – ce la possiamo fare e, nel segno della sostenibilità, insieme possiamo portare Nocera ad essere un’icona green all’attenzione nazionale e internazionale, in modo che diventi anche un modello replicabile per gli altri borghi italiani che godono di così tante risorse seguendo il modello ‘3.Ambiente’, con abitanti, attività e associazioni green al 100%”.

“Il 2030 è la scadenza degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. La nostra associazione – spiega il presidente di Nocera Umbra Borgo Green, Michele Agostini – vuole dare a Nocera la possibilità di arrivare in orario a questo appuntamento con il resto dell’Europa e del mondo, ma ci riusciremo solo grazie a tutti i cittadini, alle associazioni e agli imprenditori che vorranno camminare insieme a noi per restituire un futuro sostenibile alle prossime generazioni. Nel nostro statuto ci siamo definiti associazione aperta e trasversale. Tutti coloro che sono interessati o hanno addirittura un progetto da proporre, ci contattino: lo concretizzeremo volentieri insieme agli altri che già abbiamo in cantiere”.

 
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