
Ai Giochi de le Porte protagonista è la Porta di San Donato
Nella giornata di ieri 26 settembre si è svolta in Piazza Martiri della Libertà la giornata conclusiva della 43esima edizione dei Giochi de le Porte. Protagonista la Porta di “San Donato” che ha portato a casa una storica vittoria del Palio 2021 aggiudicandosi tutte e quattro le gare previste: corsa a carretto, tiro con la fionda, tiro con l’arco e corsa a pelo con il somaro.
di Marcello Migliosi
La porta giallo – bianca del Priore Marco Brunetti con quattro vittorie su quattro gare ha dominato in modo assoluto la gara avendo già prima della corsa a pelo la matematica certezza del suo 15esimo successo; infatti la classifica parziale vedeva San Donato punti 36, San Martino, San Facondino e San Benedetto punti 18.
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Il 18enne debuttante arciere giallo-bianco Francesco D’Antoni

A dare la svolta decisiva, dopo la gara del tiro con la fionda, è stato il 18enne debuttante arciere giallo-bianco Francesco D’Antoni che, grazie alla sua freddezza e precisione, con 36 punti ha superato il suo “collega” della Porta di San Martino che di punti ne ha totalizzati 35, regalando di fatto la vittoria finale alla sua Porta.
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Contrappasso della Porta di San Donato e Uragano
Poi l’ultima gara, l’entusiasmante corsa a pelo con i debuttanti somari Contrappasso della Porta di San Donato e Uragano della Porta di San Martino, è servita solo per definire la classifica finale che vedeva la Porta di San Donato staccare nettamente le altre tre Porte di San Benedetto, giunta seconda, San Facondino, terza, e San Martino quarta.
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Francesco , il più giovane arciere della porta di San Donato
Infine la gioia incontenibile dei portaioli giallo-bianchi che dopo aver lasciato ben poca roba agli avversari hanno festeggiato il loro trionfo acclamando ed abbracciando i propri eroi Francesco D’Antoni, il più giovane arciere della porta di San Donato a salire sul gradino più alto del podio, Alessandro Lilli, esperto e bravo fromboliere, il somaro Contrappasso e i fantini Marco Gustinucci, Alessandro Scassellati e Simone Collarini.
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