
Volontariato sociale dei richiedenti asilo, si fa formazione a Gubbio
La giunta comunale ha approvato, su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali Rita Cecchetti, di concerto con l’assessore Giordano Mancini, l’accordo di collaborazione tra il Comune e Associazione Temporanea di Scopo (ATS) costituita da Arcisolidarietà Ora D’aria (capofila), Cidis Onlus, Cooperativa Perusia, Cooperativa il Cerchio, Cooperativa Famiglia Nuova, per la formazione e le attività di volontariato sociale dei richiedenti asilo. Attualmente a Gubbio, dopo la fase di primo soccorso e prima assistenza, sono 27 i migranti stranieri extracomunitari ospitati in strutture del territorio, tra cui alcune donne, sulla base di un piano di riparto nazionale e regionale; circa 20, quelli potenzialmente interessati dall’Accordo approvato dalla Giunta comunale. A seguito della procedura di gara, esperita dalla Prefettura di Perugia, Cidis ONLUS, unica responsabile ed esecutrice del progetto, ha in gestione nel Comune di Gubbio, una struttura idonea all’accoglienza di richiedenti asilo e/o rifugiati e si occupa anche del processo di integrazione socio – culturale degli stranieri ospitati. Sulla base della richiesta dell’Associazione Cidis Onlus, che ha portato all’Accordo di collaborazione approvato dalla Giunta, i migranti potranno essere impiegati in attività operative, tramite affiancamento a personale qualificato del Comune, per la manutenzione delle aree verdi e/o decoro di spazi verdi, per attività di facchinaggio e/o piccole opere di manutenzione, per attività di manutenzione e/o pulizia stradale. Lo scopo è favorire l’integrazione, anche se transitoria, nella comunità di accoglienza.
L’Accordo nasce dalla convinzione che nella crescita e nello sviluppo di ogni individuo, ricoprono estrema importanza la condivisione dei valori e delle regole fondative di una comunità, dei principi di solidarietà, di identità e dello spirito di appartenenza. Inoltre da più parti è stato evidenziato che una delle criticità connesse all’accoglienza è quella relativa all’inattività dei migranti, dovuta alla loro condizione giuridica di soggiorno, pertanto è opportuno porre in essere percorsi finalizzati a superare la condizione di passività, anche attraverso l’individuazione di attività di volontariato di pubblica utilità che assicurano ai cittadini stranieri coinvolti, maggiori prospettive di integrazione nel tessuto sociale. Tali attività volontarie saranno svolte esclusivamente su base gratuita e saranno finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e non lucrativo; l’Associazione Cidis Onlus provvederà, anche mediante l’ausilio di mediatori culturali ed operatori interculturali, ad assicurare ai migranti coinvolti nell’attività, la formazione e l’addestramento in materia di sicurezza sul lavoro, in relazione allo svolgimento dei compiti assegnati.
Commenta per primo