Il pozzo di Tadinum, l’evento alla Rocca Flea a Gualdo Tadino

Il pozzo di Tadinum, l’evento alla Rocca Flea a Gualdo Tadino

Domenica 24 luglio alle ore 16 presso la “Sala delle Città” della Rocca Flea a Gualdo Tadino si terrà il Convegno Nazionale di Studi “Il pozzo di Tadinum e l’utilizzo dell’acqua nell’antichità” promosso dal Gruppo Archeologico Appennino Umbro-Marchigiano sezione di Gualdo Tadino coordinato da Sebastien Mattioli. Sarà un pomeriggio interessante per tutti, perché riporterà al centro della scena l’acqua, elemento irrinunciabile e fondamentale per la vita, che è stata da sempre ponte di comunicazione tra la forza della natura e l’operosità umana, che è potuta crescere e svilupparsi proprio a partire da questa risorsa tanto preziosa, partendo proprio dal pozzo romano di Tadinum.

Tutti i primi agglomerati urbani destinati a durare a lungo si sono sviluppati nella vicinanze dei corsi d’acqua e tutt’oggi, da questa preziosa risorsa, dipende la qualità della vita di ogni popolo. Non a caso il termine civiltà è direttamente collegato a quello di città, entrambi derivanti dalla stessa radice latina: finché l’uomo non poteva disporre quotidianamente di acqua e cibo era costretto a spostarsi, conducendo vita nomade; è proprio grazie all’acqua, e al suo potere di fertilizzare il terreno, che nasce l’agricoltura e che l’uomo da nomade diventa sedentario. Non è un passaggio di poco conto, perché essere sedentari significa non solo avere risorse a disposizione, o comunque nelle immediate vicinanze, ma anche formare agglomerati, darsi un’organizzazione.

In poche parole trasformarsi da villaggio in città o, per dirla in altri termini, dare inizio alla civiltà, cioè a tutto quell’insieme di costumi, usanze, stili di vita tipici di un popolo. Sarà un modo per ricordare com’è stata l’inizio e lo sviluppo delle civiltà nel passato, com’è importante per il nostro presente, imparando a sprecarla il meno possibile, e come deve recuperare una centralità anche maggiore, per usarla con sempre crescente attenzione, se vogliamo avere un futuro su questa terra, che è la sola che abbiamo e che dobbiamo preservare in ogni sua piccola-grande parte.

Interverranno per i saluti iniziali: il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, l’assessore alla cultura Barbara Bucari, la direttrice del Polo Museale Catia Monacelli, il presidente di Pro Tadino Carlo Giustiniani. Moderatore sarà il giornalista e scrittore gualdese Luca Fazi che coordinerà i quattro interventi di cui di seguito riportiamo i relatori; Sebastien Mattioli Coordinatore G.A.A.U.M Sezione di Gualdo Tadino e ideatore dell’iniziativa “Il Pozzo di Tadinum studio e analisi delle fonti” letture a cura di Note di Teatro “Breve Istoria dell’Antica Città di Taino dello Stefano Borgia”, Laura Bonomi già Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Umbria  “La sacralità dell’acqua: culto e santuari”, Enrico Ragni Presidente Emerito dei Gruppi Archeologici D’Italia “Acque, acquedotti, cisterne e pozzi. Una lunga pagina del volontariato in Umbria dal 1970 ad oggi”, Luigi Sorrentino Direttore del Comitato Regionale Campano dei Gruppi Archeologici d’Italia, membro della Direzione Nazionale.

“L’acquedotto romano della Campania”.                                                        L

e considerazioni e conclusioni finali, affidate a Vincenzo Moroni Vice Direttore Nazionale “Gruppi Archeologici D’Italia” “L’acquedotto romano di Pesaro”

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Gualdo Tadino, dal Polo Museale Città di Gualdo Tadino, dai Gruppi Archeologici d’Italia, dall’Associazione Culturale Note di Teatro, dal Comitato Regionale Umbro-Marchigiano dei Gruppi Archeologici d’Italia e dalla Pro Tadino.

Sponsor dell’iniziativa COOP CENTRO ITALIA Sezione Soci Gualdo Tadino

“La cultura è un bene comune primario come l’acqua”

 
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