
Gubbio: vicesindaco campagna mediatica che non racconta la vera città
Gubbio: vicesindaco campagna mediatica che non racconta la vera città
L’assessore all’Ambiente e vicesindaco Alessia Tasso: “Le azioni deprecabili dei singoli cittadini non possono essere generalizzate” “Una campagna mediatica che non racconta la vera città” “I veri temi sono altri: alle accuse di immobilismo del Comune rispondiamo con numeri, fatti e un occhio vigile sui problemi reali”
Respingiamo con forza l’immagine di un Comune che non si muove, che è fermo di fronte alle incurie dei singoli, forti non solo di numeri e dati concreti (8.446 euro spesi per questo tipo di interventi nel 2020, dei quali 1.000 per i rifiuti abbandonati in località Arboreto, 2.810 per la bonifica di lastre di amianto in località Coppiolo e 4.636 euro per i rifiuti abbandonati in località Ferratelle, Semonte, Vallingegno, oltre alle migliaia di euro impiegate nella bonifica dall’amianto della ex scuola di Padule), ma anche della certezza di aver fatto, in tema di rifiuti e ambiente, probabilmente più di chiunque altro.
Ogni volta che un cittadino abbandona i rifiuti, che li lascia a cielo aperto, che non si cura delle normative, quell’errore, che peraltro non è solo maleducazione ma è un reato penale, ricade sulle spalle di tutti, diventa una spesa che tutti i cittadini pagano di loro tasca.
I veri temi – chiude Tasso – sono altri, come sono ben altri i fattori che rischiano di cambiare l’immagine della città in maniera definitiva. Siamo al lavoro su tutti i fronti, ben concentrati nella nostra volontà di dare alle politiche ambientali eugubine un peso imprescindibile, come forse mai si è verificato fino ad ora, perché questa città conservi la sua bellezza e una qualità di aria, acqua e suolo capace di non scendere a nessun tipo di compromesso”.
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